Lavoro
Trovato accordo Michelin: chiude Fossano ma niente licenziamenti
Dopo lunghi giorni di trattative è stato infine trovato l’accordo tra sindacati e proprietà a proposito della chiusura dello stabilimento Michelin di Fossano. Nessun futuro per lo stabilimento, che chiuderà i battenti come previsto. Buone notizie invece per i dipendenti.
362 di loro saranno ricollocati negli altri stabilimenti Michelin, a partire da quello di Cuneo. Inoltre saranno offerti incentivi e supporto all’autoimprenditorialità. Cioè chi vorrà avviare un’attività in proprio avrà l’appoggio diretto della Fondazione Michelin Sviluppo. Per altri ancora verrà utilizzato lo strumento del prepensionamento.
Questi i dettagli dell’accordo
Con l’accordo sottoscritto la Michelin Italiana si impegna fra l’altro:
• A investire negli stabilimenti italiani complessivi 180 milioni di euro al netto delle spese correnti e del Piano Sociale con i quali rafforzare e consolidare la presenza industriale, logistica e commerciale della Michelin Italiana e a escludere ulteriori interventi strutturali di ridimensionamento dei siti italiani nei prossimi cinque anni.
• A ricollocare nel proprio perimetro il personale eccedente nei Siti di Fossano, Torino Stura, Tribano e Alessandria per un totale di circa 362 lavoratori cosi ripartiti: Alessandria 15, Cuneo 235, Torino 85, Siti Esteri 30. Nello stabilimento di Fossano, la cessazione delle produzioni sarà progressiva sino al giugno 2017 ed entro quella data la produzione di cerchietti sarà trasferita nello stabilimento di Cuneo.
• A favorire con una serie di strumenti organizzativi ed economici la ricerca di soluzioni esterne al perimetro aziendale.
• A ricorrere alla mobilità su base volontaria e a varie forme d’incentivazione e sostegno al reddito.
• A ricercare a fianco delle Istituzioni soluzioni di reindustrializzazione dei siti di Fossano e Tribano attraverso l’azione in particolare della Fondazione Michelin Sviluppo.
Entro gennaio 2016 dovranno esser raggiunti nell’ambito di ogni sito specifici accordi di flessibilità organizzativa e produttiva che consentiranno la stabilizzazione a tempo indeterminato e part-time di 280 contratti di lavoro attualmente a tempo determinato ed in somministrazione.
Con l’accordo sottoscritto le Parti si sono date atto che il complesso delle misure individuate se correttamente applicate sono condizione sufficiente a risolvere il problema degli esuberi dichiarati dall’Azienda e del fabbisogno di occupazione stabile.
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