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Il Cammino di Marcella: 24 ore non stop in giro a piedi per Torino contro l’emarginazione sociale dei disabili e dei portatori di handicap

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ partito alle 18 di martedì 2 dicembre  da Palazzo Cisterna Il Cammino di Marcella il camminare per Torino per 24 ore  di tanti uomini, donne, giovani, anziani, disabili, sportivi, insieme a seguire AnnaMaria Rastello, mamma di Marcella, ed Enrica Cremonesi, che sono le promotrici di questa iniziativa di sensibilizzazione culturale realizzata proprio per il 3 dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità insieme a Glocandia, Locanda delle Idee e Città metropolitana di Torino. Il cammino si concluderà dopo 24 ore alle 18 all’Antica Drogheria di via Assarotti 18 a Torino.

Il cammino vuole essere una protesta silenziosa nei confronti dell’ emarginazione sociale dei disabili e dei portatori di handicap: il cammino diventa un momento di condivisione e di consapevolezza dei problemi che gravitano sulle famiglie dei diversi e che perdurano 24ore su 24.

Quanto pesa lo sguardo dell’altro nella vita di una persona a cui è stato cucito sulla pelle lo stigma della diversità? Quanto handicap crea la discriminazione? Quanti pregiudizi pesano nei nostri rapporti interpersonali? E perché tutto questo? Forse perché abbiamo paura di perdere la nostra identità? Ma quando ci sentiamo veramente noi stessi?.

Sono domande scomode per la coscienza di tutti noi quelle che l’associazione “La Locanda delle iDEE” si è posta organizzando, dalle 18 di mercoledì 2 alle 18 di giovedì 3 dicembre una 24 ore di cammino non stop a Torino, sulla scia dell’iniziativa “Il Cammino di Marcella” e in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.

L’iniziativa è patrocinata e sostenuta dal punto di vista organizzativo dalla Città Metropolitana di Torino. Nelle intenzioni degli organizzatori verrà replicata in numerose città italiane nel corso del 2016.

Le 24 ore consecutive di cammino non serviranno a stabilire record di percorrenza, ma a realizzare un brain storming sull’identità e sui diritti dell’uomo, coinvolgendo anche le persone che i promotori incontreranno casualmente lungo il percorso, tracciato privilegiando gli itinerari ciclopedonali. A tutti coloro che incroceranno i camminanti verrà chiesta una suggestione personale sull’identità. Sono inoltre previsti brevi incontri con scolaresche e associazioni.

Le 24 ore termineranno con un incontro pubblico, in cui si condivideranno l’esperienza e le suggestioni. Gli organizzatori dell’evento hanno delineato un itinerario a partire da Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana, nel cuore di Torino, perché sono convinti che la vera rivoluzione consista nel camminare nel quotidiano, nei luoghi della vita di tutti i giorni.

 

Il programma della 24 ore non stop

– alle 18 di mercoledì 2 dicembre partenza da Palazzo Cisterna, preceduta da una visita guidata al Palazzo per i partecipanti al cammino;
– alle 24 di mercoledì 2 dicembre sosta alla “Glocandia”, Bottega Etica di via Cristoforo Colombo 63;
– alle 6 di giovedì 3 dicembre sosta alla Caffetteria Palazzo di Città, nell’omonima piazza, di fronte al Municipio di Torino;
– alle 12 di giovedì 3 incontro con una classe del Liceo Marie Curie, di corso Allamano 120;
– alle 18 incontro conclusivo all’Antica Drogheria, di via Assarotti 19 A.

Sono previsti brevi incontri con una classe della scuola media Leon Battista Alberti e della Scuola primaria Leone Sinigaglia. Tra le associazioni che al momento hanno aderito all’iniziativa vi sono l’Aismac, l’Asd Base Running e l’Area Onlus.

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Marcella a cui è dedicata la marcia non può camminare con le sue gambe perchè  è bloccata alla sedia a rotelle da diversi anni a seguito di un incidente. La storia di Marcella iniziò nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1997 sul viadotto Piani, lungo l’autostrada A26 dei Trafori. Marcella, una bambina di otto anni, venne sbalzata fuori dall’auto e cadde dal viadotto, alto 28 metri. I soccorritori non riuscivano a trovarla. In quei minuti la mamma, Anna Rastello, fece un voto, promettendo che, se sua figlia fosse stata ritrovata viva, lei sarebbe andata a piedi sino a Lourdes. Anna, atleta mezzofondista in gioventù, ha onorato la sua promessa con l’iniziativa Il Cammino di Marcella, iniziato il 26 febbraio 2011 da Sarzan e terminato l’8 maggio dello stesso anno al Colle del Somport, al confine tra la Francia e la Spagna, dopo 72 giorni e 1600 chilometri percorsi a piedi.

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