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Affitto troppo caro, la prossima edizione del salone del gusto potrebbe tenersi per strada

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un milione e 100mila euro a cui aggiungere dai 350 ai 400 mila euro per utenze e servizi aggiuntivi. E’ questa la cifra chiesta a Slow Food dai francesi di Gl Events, proprietari dell’Ovalper l’organizzazione della manifestazione del Salone del Gusto. Una cifra troppo alta secondo gli organizzatori della kermesse che rischia di far traslocare il Salone del Gusto dalla storica sede del Lingotto.

Anche se la scorsa edizione dell’evento ha fatto registrare un boom di visitatori (circa 220mila persone) e quella del Lingotto è una sede ormai rodata, i collaboratori dell’evento non ci stanno. E annunciano cambiamenti.

Ieri, durante una riunione in Regione, a cui erano presenti anche gli assessori regionale e comunale Antonella Parigi e Maurizio Braccialarghe si è pensato di studiare la prima edizione del Salone del gusto completamente all’aperto, sul modello della manifestazione internazionale “Cheese” organizzata a Bra da Slow Food.

Una provocazione? Difficile dirlo. Sta di fatto che ieri si è deciso di prorogare i tempi: i francesi di Gl Events avranno a disposizione una ventina di giorni per decidere se ridurre la cifra chiesta a Slow Food. Che, però, per parte loro, spingono per una decisione celere e stanno già pensando come impostare la nuova manifestazione “all’aperto”.

Spiega Daniele Buttignol, segretario nazionale di Slow Food: “Dobbiamo arrivare in fretta a questo chiarimento anche perché l’eventuale cambiamento di impostazione necessita di uno studio approfondito. Faccio qualche esempio: in che zona della città allestire gli stand? Dove i convegni? In che periodo spostare la kermesse? Non si tratta di dettagli di poco conto”.

 

 

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