Economia
La ricetta di Senza Fili senza Confini per portare la connessione Internet low cost e sociale presentata a Verrua Savoia
In molti aspettavano da tempo l’evento organizzato nella Rocca di Verrua Savoia in cui l’Associazione Senza Fili Senza Confini ha festeggiato un anno di vita e ha raccontato ai 300 presenti e ai moltissimi connessi in streaming da tutta Italia e da tutto il mondo come una comunità di persone è riuscita a creare un nuovo percorso digitale in un territorio per troppo tempo digital diviso.
Verrua Savoia 1500 abitanti a 50 chilometri da Torino, arroccata sul Po nel Monferrato è stata considerata territorio non profittevole dagli operatori di telecomunicazioni: pochi abitanti, un territorio enorme disseminato di frazioni. Dal punto di vista digitale sembrava che avesse il destino segnato. E invece Daniele Trinchero, cittadino di Verrua, ma anche docente del Politecnico di Torino, ha iniziato una sperimentazione di connessione del territorio utilizzando il wireless.
I risultati sono stati ottimi, per cui si è deciso di passare dalla fase sperimentale alla fase operativa proponendo un nuovo modo sociale di portare la connettività. Si è creata un’associazione, di cui Trinchero è il presidente, che ha tutte le autorizzazioni del caso per fornire una connessione ad alta velocità a un prezzo irrisorio 140 euro il primo ‘anno per ottenere anche le apparecchiature, necessarie 80 euro dall’anno successivo. Risultato: i 2/3 della popolazione sono diventati soci di un’avventura che non è solo connessione, ma anche alfabettzazione digitale per bambini e anziani.
Quando il progetto è stato presentato al mondo è successo l’incredibile: a Verrua sono arrivati inviati da tutto il mondo per capire come avevano fattom Migliaia di mail da tutto il pianeta per capire la ricetta di Verrua verso il digitale.
E ieri la ricetta è stata presentata da Trinchero e associati in un convegno che dopo una discreta messe di politici che si sono parlati addosso è entrato nel vivo del racconto. La ricetta prevede la costituzione di un’associazione normalissima che deve richiedere le opportune autorizzazioni al ministero.
Poi occorre ovviamente predisporre la tecnologia nella sostanza un sistema di antenne Hiperlan in grado di distribuire la connettività Internet e i sistemi di controllo per poter far arrivare la connessione alle diverse abitazioni. Bisogna poi rivolgersi a un grossista di connessione per poter avere la banda necessaria da condividere con gli associati e portarla al proprio comune attraverso altri ponti radio.
I costi ? Il prof. Trinchero ha riassunto alla lavagna il budget. Prima di tutto i costi gestionali e fondativi. La fondazione dell’associazione costa circa 350 euro con un costo gestionale annuo di una cinquantina di euro. Poi ci vuole un notaio una tantum che costa altri 600 euro e un commercialista che quadra per altri mille euro all’anno. La licenza da operatore di telecomunicazioni richiede altri 600 euro all’anno.
Poi ci sono i costi della tecnologia di trasmissione. Ci vogliono 3500 euro per un punto rete in gradi di distribuire il segnale su 6 direzioni. La banda costa circa 80 centesimi per megabit al mese, che poi non vuol dire tantissimo circa 1200 euro all’anno, mentre decisamente più caro è trasferire la connettività dal bocchettone a dove serve: ci vogliono circa altri 8 mila euro all’anno, mentre sono decisamente modesti i costi dell’energia elettrica: mile euro per l’attivazione e 500 euro all’anno.
Alla fine servono circa 9 mila euro per partire e 14500 euro all’anno per ogni anno da ripartire fra gli associati. Ma soprattutto occorre capire bene il modello. Trinchero ha spiegato che l’obiettivo di Senza Fili Senza Confini non è di essere competitor degli operatori di comunicazione grandi o piccoli che siano. La metafora usata è calzante: noi siamo una buona trattoria e non un ristorante di lusso, e così vogliamo restare”. Poi il progetto di Verrua è anche e soprattutto una iniziativa sociale e culturale
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