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Erri De Luca prima della sentenza: “Il verbo sabotare è nobile e democratico perché pronunciato e praticato da Ghandi e Mandela”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Come aveva già annunciato Erri de Luca a poche ore dalla sentenza che lo vede imputato a Torino per istigazione a delinquere e per il quale i pubblici ministeri Andrea Padalino e Antonio Rinaudo hanno chiesto una condanna a 8 mesi ha fornito delle dichiarazioni spontanee in aula:

“Confermo la mia convinzione che la linea di sedicente alta velocità in Valsusa va ostacolata, impedita, intralciata dunque sabotata per la legittima difesa di una comunità minacciata. Sarei presente in quest’aula anche se non fossi lo scrittore incriminato. Ritengo inapplicabili al mio caso le attenuanti generiche. Se quello che ho detto è reato l’ho ripetuto e continuerò a ripeterlo.
Sono incriminato per un articolo del codice penale che risale al 1930 che considero superato dalla successiva stesura della costituzione. Sono in quest’aula per sapere se quel testo e in vigore e prevalente o se il capo di accusa avrà potere di sospendere e invalidare l’articolo 21 della Costituzione.
Il verbo sabotare è nobile e democratico perché pronunciato e praticato da valorose figure come Ghandi e Mandela, con enormi risultai politici. Per questo sono disposto a subire una condanna penale per il suo impiego, ma non a farmi censurare o ridurre la lingua italiana.

Gli scrittori e gli intellettuali che non hanno espresso il loro sostegno sono degli assenti e si notano. Si sono presi la responsabilità della loro assenza. La società civile, a cominciare dai miei lettori mi ha invece sostenuto fin dall’inizio con centinaia di letture pubbliche che ho archiviato. Loro non mi hanno mai abbandonato.

Mi pare che ci stiamo abituando a una deriva, a una perdita di consistenza civile, ma forse quest’aula è un punto di resistenza. forse oggi mi accorgerò di abitare in un paese nuovo. Sono curioso di sapere cosa succederà considero questa aula un avamposto affacciato sul nostro immediato futuro.

Non ci sono precedenti, è un processo spuntato come un fungo, non so se il primo di una nuova Italia o l’ultimo di una vecchia Italia. Per i miei colleghi francesi questo processo è totalmente incomprensibile, per loro questa vicenda è particolarmente buffa”

Aggiornamento ore 13: Erri De Luca è stato assolto.

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