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Economia

Anche i dipendenti del CSP in cassa integrazione. 14 manifestazioni di interesse per il CSI Piemonte

Redazione Quotidiano Piemontese

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Da una settimana anche il CSP – Innovazione nelle ICT ha dovuto utilizzare la cassa integrazione per i suoi 45 dipendenti. I lavoratori del CSP utilizzeranno la cassa integrazione in quote diverse dal 20all 80% del loro monte ore di lavoro. La Regione Piemonte sta verificando le possibilità di integrazione del CSP con l’Istituto Superiore Mario Boella che secondo il piano regionale permetterebbe di aumentare le sinergie nel settore della ricerca e trasferimento tecnologico nell’area ICT piemontese. Attualmente il CSP è una società consortile a responsabilità di cui i due maggiori soci sono Regione Piemonte con il  39%  e il CSI Piemonte  con una quota pari al 24,4% del capitale sociale.

Il grande malato dell’informatica pubblica piemontese, il CSI Piemonte, ha ricevuto 14 manifestazioni di interesse in risposta alla call lanciata a luglio finalizzata alla privatizzazione dell’ente. Il bando ha registrato la domanda di partecipazione di 12 aziende singole italiane e straniere e di 2 raggruppamenti di impresa.

Il prossimo passo per la possibile privatizzazion sarà quello di ammettere al dialogo competitivo i candidati in possesso dei necessari requisiti di partecipazione previsti dal Bando. La procedura –  prevede poi, dopo l’accesso alla Data Room per le aziende qualificate. Seguirà la richiesta di soluzioni progettuali che nei primi mesi del 2016 porterà all’analisi delle proposte e alla successiva selezione. Una seconda fase a metà 2016, porterà alla valutazione delle offerte ammesse e all’aggiudicazione della procedura.

 

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