Cronaca
Malasanità: 68 medici indagati per l’amputazione di una gamba a un uomo di 22 anni ricoverato al CTO per una storta
Un ragazzo torinese di 22 anni ha subito l’amputazione della gamba destra al di sotto del ginocchio dopo essersi presentato in ospedale al CTO per una semplice distorsione. Ora sono indagati 68 medici accusati di concorso in lesioni colpose gravissime.
Il fatto è accaduto a un ragazzo torinese, D.P., la scorsa primavera, e l’epilogo dell’incidente ha a tal punto dell’incredibile che la procura di Torino ha avviato una indagine coinvolgendo tutti quelli che hanno avuto a che fare con il paziente in quei mesi. Il pm che coordina l’inchiesta, Francesco La Rosa, ha messo sotto inchiesta il gotha della Città della Salute, con sessantotto medici indagati, invitati a nominare un proprio consulente in fretta e furia per l’incidente probatorio che sarà fissato a breve. L’obiettivo è capire chi e in che modo avrebbe potuto evitare la tragedia per il giovane paziente. Sono numeri sorprendenti, mai visti prima per un caso di presunta malasanità, sofficienti a ribattezzarlo, se l’elenco degli indagati non verrà sfoltito, il primo maxi-processo per colpa medica.Nel lungo elenco di nomi di quelliche hanno ricevuto l’avviso di garanzia a fine agosto, ci sono anche Piero Bretto, il chirurgo vascolare delle Molinette responsabile dei trapianti di rene, Bruno Battiston, il direttore della traumatologia muscolo-scheletrica del Cto, e luminare della chirurgia della mano, il direttore del Dea del Cto, Maurizio Berardino. E poi, a seguire, i nomi di mezzo ospedale: dagli ortopedici, ai chirurghi vascolari, agli anestesisti. Tutti quelli che hanno avuto un ruolo, anche marginale, nel caso della malattia di questo ragazzo.
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