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Piemonte

Arrestati in tre per una estorsione nei confronti di un pasticciere

Redazione Quotidiano Piemontese

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I Carabinieri della Compagnia di Chivasso hanno arrestato tre albanesi, residenti a Torino, per estorsione commessa all’interno di una pasticceria di Torino. Il 7 luglio scorso un uomo italiano di 44 anni ha denunciato ai Carabinieri di essere stato vittima di estorsione. L’uomo, da marzo a maggio del 2015, aveva lavorato come pasticcere con contratto non regolare, presso una pasticceria di Torino. Il suo datore di lavoro, Sakja Dorina, albanese di 29 anni, doveva ancora consegnargli del denaro, pari a circa 3 mila euro quale corrispettivo di stipendi arretrati.  Nella serata di lunedì 6 luglio, giorno di chiusura del locale, la vittima, accompagnata dal fratello di 42 anni, si sono incontrati presso la pasticceria con SAKJA Dorina, suo fratello SAKJA Dorian e CACO Viktor di 34, tutti albanesi. Un’ora prima dell’incontro SAKJA Dorina, titolare della pasticceria, spegneva il sistema di videoregistrazione a circuito chiuso del locale. Le persone entravano nel laboratorio della pasticceria chiudendo poi la saracinesca della porta principale. SAKJA Dorina veniva fatta uscire dalla stanza dal fratello Dorian mentre CACO Viktor restava vicino alla porta d’ingresso del laboratorio, con le braccia conserte. A quel punto SAKJA Dorian estraeva una pistola ed esplodeva un colpo in direzione dei piedi del pasticcere di 44 anni e, sotto minaccia di morte, lo obbligava a firmare dei fogli manoscritti, predisposti appositamente con cui la vittima si impegnava a non pretendere nulla dalla donna. Subito dopo esplodeva un altro colpo di pistola in direzione dei piedi del fratello del pasticcere, che lo aveva solo accompagnato, e un altro colpo in direzione del soffitto, tenendo l’arma vicino all’orecchio del pasticcere. Le vittime riportavano lievi escoriazioni dovute alle schegge ed una lesione al timpano.

Il 14 luglio scorso i Carabinieri di Chivasso hanno perquisito la pasticceria dove veniva rinvenuta e sequestrato il proiettile conficcato nel soffitto, nonché venivano riscontrate alcune scalfitture sul pavimento compatibili con la dinamica dei fatti ricostruita dalla vittima. Nell’abitazione di SAKJA Dorian veniva rinvenuta una scatola da 50 proiettili calibro 22 contenente 6 proiettili ed un caricatore vuoto per pistola calibro 22.  ICarabinieri hanno denunciato Sakja Dorian per furto di energia elettrica insieme ad una ragazza rumena di 26 anni, R.I., denunciata anche per detenzione illecita di distintivi in uso a corpi di polizia poiché trovata in possesso di una placca non matricolata della Polizia di Stato.

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