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Un registro delle prostitute e la tassazione dell’attività, la proposta di legge della Lega

Redazione Quotidiano Piemontese

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Regolamentare la prostituzione e tassarla. E’ la proposta di legge promossa dalla Lega nord per l’abrogazione della legge Merlin del 1958, il decreto che abolì definitivamente le case chiuse.

Lucciole di notte ma non per strada. Solo su un apposito registro. Sono circa 15mila le firme raccolte nella provincia di Torino dal Carroccio a favore del referendum atto a regolamentare il fenomeno della prostituzione, con l’istituzione  di un apposito registro, l’assistenza sanitaria, previdenza e imposte da reinvestire nel sociale.

Primo firmatario della proposta è Alessandro Benvenuto, consigliere regionale della Lega Nord. Che scrive:  “La prostituzione, che nel nostro Paese non è soggetta ad alcun divieto o proibizione, c’è sempre stata e sempre ci sarà e vale, ogni anno, 5 miliardi di euro. In assenza di una normativa a livello nazionale, la nostra proposta è quella regolamentare il fenomeno a livello regionale”.

Regolamentazione, dunque. E, soprattutto, introiti da incassare dallo Stato: “La legge vuole fare in modo che le prostitute abbiano l’obbligo di iscriversi ad un apposito registro regionale – conclude Benvenuto -, ottengano assistenza sanitaria e trattamenti previdenziali e, aspetto ancora più importante,  debbano versare un’aliquota del 27% per redditi fino a 28.000 euro l’anno e del 40% per proventi superiori”.

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