Economia
La Telis di Scarmagno è fallita: si cerca di realizzare un tavolo nazionale per attivare al più presto gli ammortizzatori sociali per i lavoratori
Si è svolto l’incontro fra tra gli assessori al Lavoro, Gianna Pentenero, e allo Sviluppo economico, Giuseppina De Santis, e i rappresentanti di Fiom, Uil e Cisl sulla crisi della Telis presenti anche i Comuni di Ivrea, Strambino e Romano e la Città Metropolitana. Obiettivo dell’incontro è sollecitare l’apertura di un tavolo nazionale presso il Ministero del Lavoro in modo da attivare al più presto gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dello stabilimento Telis di Scarmagno. La maggior parte dei lavoratori dello stabilimento canavesano, entrato in crisi dopo l’incendio del 2013, è in cassa integrazione da allora. Il 6 luglio scorso la Telis è stata dichiarata fallita da un tribunale di Roma. A rischiare il posto di lavoro sono 167 addetti del Canavese, oltre agli operai dei siti di Roma e di Pagani, in provincia di Salerno per un totale di 350 lavoratori. Ha spiegato l’assessore Pentenero: “Per prima cosa la Regione ha intenzione di contattare il curatore fallimentare per una prima valutazione sulla reale situazione dell’unità piemontese. In secondo luogo, solleciteremo l’apertura di un tavolo nazionale al Ministero con l’obiettivo di attivare al più presto gli ammortizzatori sociali per i lavoratori, in modo da garantire la continuità nel sostegno al reddito, assicurato dalla cassa integrazione in deroga attiva fino al 5 luglio, data precedente alla dichiarazione di fallimento”.
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