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Asti

Le telecamere che avrebbero dovuto riprendere l’omicidio di Asti erano spente

Gabriele Farina

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Scoppia la polemica ad Asti per una caso che in realtà era da tempo a conoscenza di tutti. Le telecamere installate in piazza del palio, che avrebbero potuto riprendere il volto di chi ha ucciso Francesco Indino, erano spente. La cosa era stata segnalata dal questore Filippo Di Francesco nelle ore successive all’omicidio ed ora è arrivata in comune.

Davide Giargia, consigliere 5 Stelle, ha sottoposto un’interrogazione al sindaco per sapere “quante telecamere sono installate sul territorio e quante di queste realmente funzionano, se sono di proprietà comunale, se la manutenzione è a carico degli uffici municipali e con quali costi e se è vero che la gestione dei contenuti è in carico alla questura e se è quest’ultima che deve segnalare i malfunzionamenti”.

Il sindaco Fabrizio Brignolo ha però già risposto che l’impianto comunale di videosorveglianza risale al 2000 e già da un anno è cominciata l’opera di rinnovamento. Dal 20 aprile si è cominciato ad installare 21 nuove telecamere nella zona ovest e seguirà la sostituzione delle 43 già esistenti.

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