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Ancora una domenica da record per le visite al grattacielo Intesa San Paolo di Renzo Piano

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ancora grande curiosità e interesse per il grattacielo Intesa San Paolo di Torino: le voci di dissenso verso l’opera contrastano con l’affluenza nelle occasioni in cui viene aperto alla visita del pubblico. Come è accaduto ieri, domenica 28 giugno, registrando ancora un tutto esaurito con un’affluenza di oltre 2200 persone. E anche la prossima giornata di visita all’auditorium e ai tre piani panoramici della torre progettata dalla Renzo Piano Building Workshop, sabato 18 luglio, non ha più posti disponibili.
Per soddisfare la grande richiesta da parte dei torinesi e dei molti turisti, che nei giorni seguiti all’inaugurazione del 10 aprile si erano messi in coda anche per diverse ore per poter visitare per primi il grattacielo, Intesa Sanpaolo aveva infatti programmato altre quattro date di apertura straordinaria – sabato 6, domenica 7 e domenica 28 giugno; sabato 18 luglio – prenotabili esclusivamente attraverso il sito grattacielointesasanpaolo.com.
E sabato 27 giugno, accompagnato dal sindaco Piero Fassino e dal presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, il presidente della Repubblica d’Austria Heinz Fischer – in visita privata a Torino – ha voluto ammirare il grattacielo, presentato come uno dei luoghi “esempio della trasformazione della città”.
In tutto, sono oltre 13200 le persone che, ad oggi, hanno potuto apprezzare dalla sommità della torre, che tocca i 166,26 metri di altezza, un’incomparabile vista a 360 gradi su Torino, la collina e l’arco alpino circostante.
La particolarità del progetto concepito dallo Studio Renzo Piano Building Workshop è l’aver coniugato spazi destinati ad ambiente di lavoro con parti fruibili dal pubblico, che sta dimostrando il suo apprezzamento.
Il percorso di visita comprende l’auditorium ‘sospeso’ alla base della torre, una sala da 364 posti trasformabile in poco tempo in sala per concerti, sala conferenze o per esposizioni e gli ultimi tre piani del grattacielo, che ospitano la serra bioclimatica con alberi d’alto fusto e specie vegetali della macchia mediterranea. In questo innovativo spazio, che dona a Torino una porzione di verde insolitamente collocata sulla sommità di un grattacielo, entreranno in funzione nei prossimi mesi un ristorante, una caffetteria e uno spazio espositivo.

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