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Economia

La Regione salderà entro luglio oltre 1,7 miliardi di debiti con i fornitori

Redazione Quotidiano Piemontese

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Oggi la Regione Piemonte ha firmato a Roma due contratti con il Ministero dell’economia e delle finanze per il pagamento di debiti commerciali attraverso mutui per 1,388 miliardi di euro al tasso estremamente favorevole dello 0,893%. Entro giugno è prevista la firma di un altro contratto per 373 milioni di euro. L’operazione rientra nell’ambito del DL 35 e permetterà di saldare entro luglio oltre seimila ordini di pagamento.
“L’immissione di oltre un miliardo e 700 milioni di liquidità nel sistema economico piemontese costituisce un rafforzamento della credibilità della Regione. Torniamo a camminare a testa alta sulle nostre gambe” ha commentato il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, che è anche commissario straordinario per l’esecuzione del DL 35.

Il primo dei contratti firmati a Roma porterà 900 milioni alle aziende sanitarie regionali, permettendo di chiudere debiti risalenti a prima del 2013 e ad accorciare i tempi di pagamento di 30-60 giorni. Il secondo contratto, che riguarda debiti extrasanitari, permette di saldare importi per 488 milioni. A beneficiarne soprattutto gli enti locali (oltre 168 milioni), FinPiemonte (oltre 111 milioni), i settori delle opere pubbliche, dell’agricoltura, dell’università, della cultura, dei trasporti. Enti locali e FinPiemonte faranno da tramite dei pagamenti ad aziende e fornitori che rappresentano una parte importante del sistema economico piemontese.

“Comuni vuol dire opere pubbliche, spesso legate alle passate alluvioni, si arriva fino al 1994 – ha commentato il vicepresidente e assessore al bilancio Aldo Reschigna – FinPiemonte significa finanziamenti alla ricerca e all’innovazione e più in generale al sistema produttivo. Sono risorse importanti in un momento economico ancora difficile”. Reschigna ha anche ricordato l’operazione di rinegoziazione dei mutui in corso con Cassa Depositi e Prestiti, che per 12 contratti trasformerà i mutui da tasso variabile a tasso fisso: “Guardiamo non all’interesse immediato di chi amministra, ma all’interesse generale e al futuro dei cittadini”.
“La situazione del passato, di una Regione che continuava a spendere creando debiti, non era più sostenibile”, ha voluto ricordare Sergio Chiamparino. “Stiamo mettendo al riparo i conti della Regione e l’economia piemontese per gli anni a venire. Ora le risorse sono poche, ma qualcosa c’è. Ci vogliono idee e progetti per guardare avanti”.

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