Cultura
Prove di collaborazione fra Salone del Libro e Circolo dei Lettori
Prove tecniche di maggiore collaborazione tra la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e il Circolo dei Lettori, no a una fusione a freddo tra le due istituzioni, troppo diverse per storia, identità e valore. E’ quanto emerso al termine di un dibattito a cui hanno partecipato i due presidenti, Rolando Picchioni e Luca Beatrice, e i consiglieri comunali, Luca Cassiani, Chiara Appendino e Maurizio Marrone. Per il Salone del Libro, si andrà verso un diverso sistema organizzativo. E’ il cosiddetto sistema triadico, che prevede un presidente, un direttore organizzativo-esecutivo e un direttore artistico, sulla falsariga di quanto già avviene al Torino Film Festival. Su tutto il dibattito è aleggiato lo spettro di Milano, città che secondo Chiara Appendino è diventata molto aggressiva nei confronti del libro, in un contesto di mercato che è mutato negli ultimi anni. La consigliera del Movimento 5 Stelle ha chiesto di analizzare bene i costi e di individuare su quali leve agire per contenerli. Si è detto d’accordo su una maggiore sinergia tra gli eventi il capogruppo dei Fratelli d’Italia Maurizio Marrone, secondo il quale il Salone deve essere più presente sul territorio anche se ha dato atto che con il Salone Off qualcosa è già cambiato. Il presidente della Commissione Cultura Luca Cassiani ha rilevato che questo è il momento storico con i più bassi finanziamenti pubblici alla cultura degli ultimi 40 anni e ha ricordato che l’attività del Salone si estende già sul territorio e per tutto l’anno. Il Salone ha un valore di tre milioni di euro, costa ogni anno 1 milione e 700 mila euro di cui 1 milione e 200 mila sono spesi per gli affitti. Per il suo successore, Picchioni auspica una scelta vincente, in un’ottica pluriennale politicamente avveduta e corretta.
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