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Tre spettacoli dell’Accademia dei Folli per il 25 aprile

Gabriele Farina

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accademia-dei-folli-25-aprilePer il 25 aprile L’Accademia dei Folli ha in programma tre spettacoli in tre diversi luoghi della città. “Miravo alle stelle” alle ore 11.00 al Sacrario del Martinetto, “Ultimo viene il gatto” alle ore 14.00 all’Auditorium Rai e “Cambiando pelle” alle ore 21.00 in Piazza dei Mestieri. “Miravo alle stelle” è uno spettacolo che si ispira alla musiche, alle parole e alle storie che giungono dagli uomini e dai luoghi che, settant’anni fa, costruirono il terreno da cui è nata la Repubblica Italiana. Un intenso lavoro di ricerca fra le pagine scritte negli anni di guerra, e successivamente durante la ricostruzione,ha portato alla luce parole, ora struggenti ora colme di coraggio, di uomini e donne che vissero la Resistenza in terra piemontese, tra Torino e le infinite valli montane e collinari delle Province di questa terra. Il testo, scritto da Emiliano Poddi, attinge ai diari degli eroi “sconosciuti” di montagna e alle lettere di autori di fama quali Primo Levi ed Emanuele Artom.
“Ultimo viene il gatto” è invece una riscrittura drammaturgica delle pagine della raccolta “Ultimo viene il corvo” di Italo Calvino, in cui la Resistenza è in questo caso filtrata dalla fiaba, diventando quasi un archetipo, un paradigma, un’occasione per riportare un concetto alle sue origini. Un tentativo coraggioso, con lo scopo di declinare in modo diverso il tema ed estrapolarlo da un puro ambito storico, con la musica che è naturale contrappunto al teatro e mantenendo al tempo stesso il rigore che il luogo e la ricorrenza richiedono. I protagonisti sono Giuà e il ragazzo-mela, personaggi di due racconti della raccolta Ultimo viene il corvo di Calvino, le cui avventure si svolgono in un bosco che per uno è infestato da animali in fuga e per l’altro è una specie di enorme voliera a cielo aperto. Entrambi però stanno dentro la stessa Storia, quella della Resistenza che nelle mani di Calvino si trasforma in fiaba
“Cambiando Pelle” è infine l’incredibile storia di una conceria che diventò una piazza, con cui i Folli ripercorrono la storia del luogo che fa da teatro allo spettacolo. Piazza dei Mestieri infatti ha sede nell’ex Conceria Fiorio. L’ex fabbrica, che conciava pelli di capra e di montone, è ora la nuova pelle di un centro di formazione all’avanguardia, ma la sua storia ha attraversato momenti drammatici e ha visto – da vicino – la Resistenza, diventando uno dei centri più importanti dell’attività clandestina, sia come luogo di riunione che per la stampa del giornale La Riscossa Italiana. Lo spettacolo è dunque un percorso diacronico dove il presente e il passato si mescolano abitando e vivendo i luoghi che furono una fabbrica, poi un centro della lotta partigiana e oggi una scuola molto particolare. Il pubblico incontrerà l’architetto Fenoglio, Sandro Florio, l’architetto Camerana e una galleria di personaggi che hanno vissuto questo luogo.

Tutti i dettagli sul sito dell’Accademia dei folli.

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