Cronaca
Gli rubano il fucile mentre è in ospedale, revocato il porto d’armi
Un uomo di Borgomanero si è visto respingere dal Tar il ricorso che aveva presentato contro la revoca del suo porto d’armi perchè è stato ritenuto inaffidabile per quanto riguarda la custodia delle armi di sua proprietà. I fatti che hanno dato origine alla vicenda risalgono al 2013 quando l’uomo, cacciatore esperto con più di 30 anni di esperienza, era stato per alcune cure in ospedale. In quel frangente qualcuno era entrato in casa e gli aveva rubato un fucile da caccia e due pistole. Tornato a casa ed accortosi del furto l’uomo aveva sporto denuncia ai carabinieri ma quando questi si erano presentati sul luogo per i rilievi si sono accorti che le porte di casa erano aperte e che altre armi erano presenti nell’abitazione non custodite in maniera adeguata. In pratica erano sparse nelle stanze, appoggiate su tavoli e mobili. A quel punto è scattato il ritiro del porto d’armi, la cui assegnazione prevede che il titolare debba custodire in maniera adeguata le armi in modo che nessuno possa impadronirsene facilmente. Il ricorso al Tar si basava sull’esperienza del cacciatore, che in 30 anni non era mai stato sanzionato. Tutto inutile. La custodia delle armi, dice il tar, deve essere fatta nel migliore dei modi possibili.
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