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De Tomaso. Regione Piemonte: per ora non ci sono altre aziende interessate

Redazione Quotidiano Piemontese

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gianna-pentenero“La Regione Piemonte ha mostrato la massima attenzione alla questione De Tomaso e siamo rimasti esterefatti dal fatto che la società che si è aggiudicata la gara non abbia versato quanto dovuto. Ad oggi non ci sono notizie di altre aziende che siano interessate a partecipare al bando che scade a fine aprile con un piano industriale”. Lo ha comunicato questa mattina l’assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, ai rappresentanti dei lavoratori che hanno manifestato davanti alla sede di via Magenta. L’assessore ha inoltre fatto sapere di aver presentato un piano presso il ministero del Lavoro per il ricollocamento di circa 800 lavoratori del settore della meccanica. “Il progetto – ha aggiunto Pentenero – dovrebbe essere approvato a breve e potrà interessare anche i dipendenti della De Tomaso. Contiamo poi sull’utilizzo dei fondi europei e soprattutto sulla conclusione del percorso del Job Act, che dovrebbe mettere a disposizione nuovi strumenti”.

Risposte “insoddisfacenti” secondo la Fiom-Cgil che in comunicato scrive:

La Fiom-Cgil rende noto che questa mattina, martedì 14 aprile, si è svolto un presidio davanti all’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte dei lavoratori della De Tomaso e di altre aziende in crisi. Una delegazione è stata ricevuta dall’assessore al Lavoro Gianna Pentenero.

Nel corso dell’incontro, l’assessore ha ammesso di non aver più avuto contatti con la L3 Holding, la cordata svizzera che si era ritirata dopo aver vinto il primo bando per la De Tomaso, e che al momento non risultano essersi manifestate nuove opzioni. Inoltre, rispetto alla situazione di altri marchi storici dell’industria torinese come ad esempio quello della Bertone, ha spiegato di non avere una strategia comune ma di valutare i singoli casi. Infine, riguardo al problema della ricollocazione dei lavoratori espulsi in questi anni di crisi dal ciclo produttivo, tema sollevato non solo dalla Fiom-Cgil ma anche dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, ha aggiunto che della questione se ne occupano le Commissioni regionali per l’impiego.

Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil, dichiara: «Si tratta di risposte totalmente insoddisfacenti. Sulla De Tomaso, stante la situazione, è del tutto probabile che nella nuova asta del 28 aprile il marchio venga acquisito da chi non ha alcun piano industriale, con un ulteriore impoverimento del patrimonio industriale del territorio. E anche il dramma della ricollocazione dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo non può essere affrontato come una mera questione tecnica: tra qualche mese migliaia di persone saranno senza ammortizzatori sociali, condannate a rimanere senza lavoro e senza reddito. Serve quindi un impegno forte da parte delle istituzioni, come aveva promesso il presidente Sergio Chiamparino, per aprire un tavolo politico con il sistema delle imprese per trovare soluzioni occupazionali per queste migliaia di persone che stanno scivolando nella povertà».

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