Cittadini
2014: bilancio negativo per le nuove imprese piemontesi. Cresce il numero delle chiusure
2014 anno critico per le imprese piemontesi. Il numero delle imprese che hanno cessato la propria attività è stato superiore a quello delle realtà imprenditoriali di nuova creazione. A subire, con maggior intensità, il protrarsi della crisi economica sono state, soprattutto le realtà di piccole dimensioni e meno strutturate. A livello settoriale, è stato il comparto delle costruzioni a registrare l’andamento peggiore, mentre più vivacità vanta il turismo. In base ai dati del registro imprese delle Camere di commercio, nel 2014 sono nate 26.386 aziende in Piemonte, a fronte delle 28.630 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2013. Al netto delle 28.375 cessazioni il saldo è negativo per 1.989 unità, dato che porta a 447.035 lo stock di imprese registrate a fine dicembre 2014. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,44%, in lieve miglioramento rispetto al -0,54% del 2013. Il dato piemontese risulta in controtendenza rispetto a quello registrato a livello complessivo nazionale (+0,51%). Il dato regionale scaturisce dagli andamenti negativi registrati in tutte le province, ad eccezione di Novara che registra un tasso di crescita positivo (+0,44%), seguita da Alessandria che manifesta scarsa dinamica (-0,07%).
Risultano negativi, ma di intensità minore al dato regionale, gli andamenti del Verbano Cusio Ossola (-0,27%) e di Torino (-0,41%). Al di sotto della media regionale si collocano, invece, i risultati di tutte le altre realtà provinciali, compresi tra il -0,48% di Vercelli e il -1,07% di Asti. A livello settoriale, nel 2014 il turismo ha registrato la performance migliore. Stabile lo stock di imprese del commercio (-0,06%), mentre tassi negativi per agricoltura, costruzioni, industria in senso stretto.
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