Cittadini
La ‘grande vergogna’ del cimitero di Novara: i famigliari non possono visitare le tombe da giugno
Ci sono persone che non possono recarsi alle tombe dei propri cari da giugno dello scorso anno, altre “solo” da ottobre. Al cimitero di Novara sono chiusi i recinti 2 e 5 per alcuni lavori di messa in sicurezza che da mesi aspettano di partire. Dopo le proteste sempre più veementi dei cittadini ed un sit-in organizzato ieri da NCD davanti ai cancelli del cimitero, il Comune, per bocca dell’assessore Nicola Fonzo, ha assicurato che già venerdì 23 “sono iniziati i lavori e che le arcate verranno riaperte man mano che saranno messe in sicurezza. In ogni caso terminerà tutto prima dell’estate”. Non soddisfatto invece il rappresentante dell’NCD locale Ivan De Grandis che durante la protesta di ieri ha esposto lo striscione “La grande vergogna”: “L’abbiamo definita così, parafrasando il titolo di un noto film, per sottolineare la vergogna di un’amministrazione che traccia strisce blu a tutto spiano e si dimentica del dolore di tanti cittadini che da tantissimo tempo non possono far visita ai propri cari”. De Grandis ha continuato ricordando che il Comune ha “rincarato per ben due volte la tassa sui lumini e ci sembra il minimo che ora non si faccia pagare questo servizio a chi per mesi non ha potuto accedere ai campi 2 e 5. La gente è stufa delle parole”.
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