Alessandria
Chiude Alexandria, l’ultimo storico calzaturificio di Alessandria: 58 dipendenti per ora in cassa integrazione
Una nuova brutta notizia per l’economia di Alessandria e dintorni: chiude Alexandria l’ultimo calzaturificio presente in provincia, storica azienda fondata nel 1945 da Sebastiano Camagna che aveva studiato a Brera e realizzava scarpe come opere d’arte, poi guidata dal figlio Elio e dai nipoti Paolo e Marina. L’azienda ha dato l’annuncio della chiusura con un comunicato: “Dopo 70 anni esatti di vita l’Alexandria deve cessare l’attività a causa della crisi che ha colpito tutti i mercati mondiali e che ha penalizzato soprattutto il ceto medio, bacino d’utenza principale”. L’azienda aveva costruito un nuovo stabilimentoda 9.000 metri quadrati per la produzione di oltre mille paia di scarpe al giorno, ma il mercato si è ridotto al punto che alle fiere estere clienti che ordinavano 600 paia di scarpe ne ordinavano solo 20- 30. Un altro colpo pesantissimo è arrivato dall’embargo verso il mercato russo.
I fratelli Camagna hanno tentato il concordato preventivo per evitare di chiedere il fallimento. I 58 dipendenti sono stati messi in cassa integrazione fino a fine gennaio per vedere se si riesce a trovare una soluzione migliore come tentare una ripartenza. Nel 2005 Paolo Camagna era stato premiato dalla Camera di Commercio come imprenditore dell’anno. Il settore fino agli anni ’90 aveva 26 aziende nell’alessandrino e nel Valenzano ed era al sesto posto in Italia.
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