Cittadini
Un petizione per garantire i servizi di orientamento per l’obbligo di istruzione e occupabilità dei giovani in Piemonte
Dal primo gennaio, fino al momento in cui non saranno disponibili le risorse comunitarie del Fondo sociale europeo, i ragazzi tra i 12 e i 22 anni e le famiglie piemontesi non possono più usufruire dei servizi di orientamento finalizzati all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e all’occupabilità in quanto le risorse impegnate dalla Regione Piemonte si sono esaurite con il 31 dicembre 2014.
I ragazzi che nell’ultimo anno hanno usufruito del servizio sono più di 51200, 3150 i genitori e quasi 1000 gli insegnanti.
La centralità della lotta alla dispersione e del successo formativo è un obiettivo che l’Italia e le sue Regioni devono perseguire; l’Unione Europea ha fissato obiettivi specifici: nel 2020 il tasso di abbandono scolastico dovrà essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani dovrà essere laureato. L’Italia si è data come obiettivo di dispersione il 15% (ad oggi la percentuale dei senza titolo tra i 18 e 24 anni è del 17%).
Conosciamo le difficoltà del Bilancio Regionale ma ci preoccupa molto l’interruzione che genererebbe la dispersione della rete costruita in anni di lavoro e l’assenza di servizi per i giovani e le famiglie in una fase in cui è fondamentale puntare sulla coesione sociale.
In attesa delle risorse della nuova programmazione del Piano Operativo Regionale chiediamo alla Regione Piemonte di prevedere risorse “ponte” che consentano di non sospendere il servizio nelle province piemontesi e di non compromettere gli obiettivi che la Regione si è data.
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