Economia
Saldi in positivo a Torino e provincia: vola l’alimentare (+10%), bene l’abbigliamento
A una settimana dalla partenza della stagione dei saldi invernali a Torino e provincia si conferma l’ottimismo già emerso nelle prime ore e nelle vendite durante le vacanze natalizie: lo conferma l’Ascom di Torino in una nota che sintetizza l’indagine effettuata attraverso una verifica telefonica diretta presso un panel di Dirigenti delle proprie Associazioni Categoriali e Territoriali. In sintesi: nell’alimentare molto bene la riscoperta delle eccellenze gastronomiche italiane e piemontesi e del ‘cibo di lusso’ con un aumento delle vendite fra il 10 e il 15% di frutta fresca o disidratata e ricoperta di cioccolato e pasticceria piemontese, ottima la vendita di formaggi, vini e spumanti piemontesi (+10 e 15%) e tartufi (+30%) rispetto allo scorso dicembre; buona partenza anche per l’abbigliamento soprattutto con un complessivo aumento fra il 6 al 10% soprattutto con la vendita di giacconi e cappotti.
ALIMENTARE. Segnali e sensazioni positive per gli operatori del settore alimentare, nel periodo delle feste di fine anno, premiato sia dai torinesi che dai turisti, che non hanno rinunciato all’acquisto del cosiddetto “cibo di lusso” o cibo di “qualità”come i grandi vini Barolo, Barbaresco e Nebbiolo con una attenzione particolare alle bollicine piemontesi e d’Oltralpe. Lo champagne recupera infatti fra il 7 e il 10% nel torinese rispetto allo scorso anno. Ottima la performance della vendita dei tartufi (+30%) a conferma dell’attenzioni dei consumatori ad un ritorno alla qualità piuttosto che alla quantità, con prodotti legati al territorio. Positivo anche l’andamento delle vendite per quanto riguarda le eccellenze gastronomiche piemontesi e il pesce con un aumento complessivo in tutto il mese di dicembre dal 2 al 5%.Buone la vendite dei formaggi con una nuova attenzione ai prodotti locali, a chilometro zero, con un aumento del 6 – 7% a scapito della produzione francese. In aumento, anche del 10% la vendita, nelle pasticcerie storiche di Torino, del classico panettone della tradizione piemontese, i cioccolatini e l’intramontabile gianduiotto.
ABBIGLIAMENTO. Partenza sprint per i saldi del settore abbigliamento soprattutto nei giorni 3 e 4 gennaio mentre nel corso della settimana si è notato un certo rallentamento delle vendite che mantengono il segno positivo rispetto all’andamento dello scorso anno. L’aumento delle vendite si attesta, a seconda delle zone,fra il 5 e il 10% nel centro città e nella provincia mentre la crisi penalizza ancora pesantemente le zone periferiche e semiperiferiche di Torino. A spingere le vendite sono stati in buona parte i turisti stranieri, molti vengono appositamente per lo shopping: sono diminuiti i turisti russi, ma sono aumentati quelli asiatici.
Le basse temperature degli ultimi giorni hanno invece spinto i torinesi nei negozi per acquistare piumini, cappotti, scarpe che erano stati ‘snobbati’ in un autunno caratterizzato dal clima mite, premiando così la ‘diversificazione’, la capacità cioè di ogni singolo operatore commerciale di attirare la clientela, magari esponendo in vetrina capi, gadget e prodotti a prezzo contenuto.
“I dati dell’alimentare e dell’abbigliamento fanno ben sperare nella conferma della ‘ripresina’ avvertita dagli operatori commerciali nel periodo delle Feste di fine anno” dichiara Maria Luisa Coppa presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia.
“E’ necessario che in tutto il Paese torni la consapevolezza che solo con la ripresa dei consumi l’Italia potrà venire fuori dalla crisi. Occorrono politiche a sostegno dei consumi e non meri provvedimenti di austerity. Con questi dati di fine e inizio anno Torino si prepara all’accoglienza dell’Expo e ai nuovi eventi del 2015 che non potranno non pesare positivamente sul turismo e sui consumi”.
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