Asti
Storica Fagiolata di San Defendente tra figuranti e quintali di zuppe di legumi. Fotogallery
Venerdì 2 gennaio, come da tradizione, vecchia di 8 secoli, Castiglione, frazione astigiana, ha ospitato la sua “Storica Fagiolata di San Defendente”. Un evento nato nel 1200, circa per volontà di Gugliemo Baldissero che, a seguito di una buona azione, volle che, dopo la sua morte, ogni 2 gennaio, venisse celebrata una messa per lui e i suoi familiari. Non solo, in tale occasione, i religiosi andavano alla ricerca di legumi per poter sfamare i poveri del villaggio. Proprio per rispettare l’usanza, l’intera comunità, nella minuta piazzetta del palazzo municipale organizza una sorta di cucina open air dove una squadra di cuochi, sin dalle prime luci dell’alba, inizia la cottura di 7 quintali di fagioli e ceci con pezzi di maiale. Il tutto promosso dalla pro loco La Castiglianese. In tale occasione, chi lo desidera può fare un’offerta libera che serve a sostenere la mensa sociale di Asti e l’associazione che si occupa dei malati oncologici, presso l’ospedale astigiano Cardinal Massaia. Dopo la breve esibizione dei giovanissimi sbandieratori del rione Viatosto di Asti, la sfilata dei figuranti che ripropongono il cammino dei poveri affamati dell’epoca in cerca di un piatto, la benedizione dei fagioli da parte del parroco locale, i cuochi iniziano a spadellare e impiattare la fumante e profumata zuppa di legumi. La maggior parte dei partecipanti si presenta con pentole, pentoline, contenitori, tupperware per riempirli, gratuitamente, del pasto della giornata, mentre altri si limitano a gustare la fagiolata sul posto usufruendo dei piatti di plastica. Convivialità, fratellanza e folklore in un’unica occasione.
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