Piemonte
Kostner a Torino per il Galà del Ghiaccio: “Apprezzo la posizione della Federazione e del presidente Gios sul mio caso”
Carolina Kostner, a Torino perchè impegnata nell’ormai tradizionale e prestigioso Gran Galà del Ghiaccio, ha espresso apprezzamento per la posizione che la sua Federazione di appartenenza (la Fisg) ha espresso a proposito del deferimento da parte della Procura antidoping del Coni che ha chiesto per lei una squalifica di 51 mesi per le vicende di doping del suo ex fidanzato, il marciatore Alex Schwazer (in sostanza: certamente doveva sapere e non ha detto nulla). Intercettata dai giornalisti prima dell’esibzione, la stella del pattinaggio azzuro ha detto: “Ho molto apprezzato la presa di posizione del presidente Gios e della Federghiaccio”. Il presidente della federghiaccio, Andrea Gios, si era espresso in maniera netta in sua difesa, dopo che già il presidente del Coni, Malagò, aveva detto “avrei fatto come lei”. Le parole di Gios erano state ancora più chiare: “In qualità di presidente della Federazione italiana sport del ghiaccio ho dato mandato agli avvocati Guido Martinelli ed Ernesto Russo, di costituirsi dinnanzi alla II Sezione del Tribunale nazionale antidoping del Coni, per coadiuvare la difesa di Carolina Kostner, ma anche per difendere gli interessi della stessa federazione. Sono pienamente convinto dell’innocenza e della buona fede della nostra campionessa, che non era a conoscenza delle pratiche di doping del signor Schwazer. Come presidente e, ancor prima, come uomo sono assolutamente certo della bontà delle intenzioni e buona fede di Carolina. Da parte della federazione e mia avrà il massimo appoggio, tutto il sostegno possibile. Sono fiducioso che questa triste vicenda possa e debba risolversi positivamente per l’atleta, la donna, la sua famiglia e per lo sport italiano. Concludo aggiungendo che mai la Federazione italiana sport del ghiaccio si permetterebbe di intromettersi in una vicenda che vedesse imputato un proprio atleta accusato dell’uso di sostanze proibite. Ma questo non è il caso di Carolina, sulla cui rettitudine morale e onestà sportiva ho la massima fiducia”.
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