Alessandria
La mamma di Mattia Zanforlin: ‘Fatemi incontrare chi ha ricevuto gli organi di mio figlio’
Una storia delicata, emozioni forti che, a distanza di tre mesi, non smettono di farsi sentire. Il 16 settembre scorso Mattia Zanforlin, 14enne di Alessandria morì in ospedale, dopo che 8 giorni prima un colpo accidentale lo aveva colpito in piena fronte mentre giocava con la pistola del padre carabiniere. Una tragedia, una fatalità della quale i genitori non riescono ad escludere i sensi di colpa. La madre del ragazzo, Emanuela Caniggia, ha però anche una grande speranza per Natale: vorrebbe incontrare le persone che hanno beneficiato degli organi espiantati del figlio. “Forse a molti sembrerò pazza, ma ho un grande desiderio nel cuore e vorrei che qualcuno mi aiutasse. Vorrei trovare chi porta dentro di sé gli organi che hanno espiantato a mio figlio. Ha donato cuore, fegato, reni, pancreas, cornee, polmoni e cute. Sarò grata a vita a chi potrà aiutarmi”. C’è, come prescritto in questi casi, grande riservatezza sui pazienti riceventi, ma la signora Caniggia, come riporta Bergamonews, prova a ricostruire il percorso seguito dagli organi di Mattia: “Gli organi arrivavano da Alessandria e c’erano equipe di Parma, Bologna, dove mi sembra di aver capito fosse destinato il cuore, e Bergamo, dove mi hanno detto che potrebbe essere arrivato il fegato, che dovrebbe essere stato reimpiantato in un bimbo di 15 mesi e in un ragazzo serbo di 15 anni. Se qualcuno sa di aver ricevuto organi tra la notte del 16 settembre e la giornata del 17, vorrei poter ritrovare parte del mio angelo. Mi fareste il più grande regalo del mondo per Natale”.
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