Società
A Los Angeles credono in quattro torinesi: ‘Suck my lips’ è l’album d’esordio dei Lips’ Aroma
Ci sarà anche la fuga dei cervelli all’estero, ma dita, ugole e orecchie per fortuna sono rimaste qui in Italia. Nome anglosassone, casa di produzione californiana, sonorità cosmopolite e radici torinesi: i Lips’ Aroma hanno appena pubblicato il loro primo album, “Suck my lips”, e sono pronti a farsi sentire. Innanzitutto in America, a Los Angeles, dove li ha portati un contatto quasi casuale con un produttore (italiano) e da dove è nato il progetto musicale. “Abbiamo avuto la giusta dose di culo – ironizza Stefano Gabriele Belforte, il dj del gruppo –. Ero negli Stati Uniti con amici e per una serie di coincidenze ho incontrato Fabrizio Grossi, musicista e produttore di artisti del calibro di Steve Vai, Alice Cooper, Slash, Ice T. Abbiamo suonato un po’ insieme ed è nata una collaborazione”. Al ritorno in Italia Stefano parla della possibilità di lavorare per l’etichetta indipendente di Grossi, la Groova Records di Las Vegas, agli altri due componenti della band, Axel Scarpulla (batteria) e Marcos Pintor (chitarra). I primi demo piacciono al produttore che invita i futuri Lips Aroma (all’epoca il nome era ancora tutto da decidere) a lavorare sui loro pezzi direttamente sul suolo americano. Trovato il cantante adatto, Samuele Spallitta, voce e volto noto per la sua partecipazione al talent show “The Voice”, dove entrò a far parte del team di Riccardo Cocciante, i quattro si trasferiscono per qualche settimana oltreoceano. “In quel periodo abbiamo lavorato molto sullo stile e le sonorità dei brani, ma anche sulla pronuncia del cantante – ricorda Axel, giacca da bravo ragazzo, barba da antagonista e cappello di lana –. Quando siamo tornati a casa ci siamo dedicati al mixing e alla preparazione dei futuri live, provando e riprovando nello studio di registrazione della Double Dominant, qui a Torino. Abbiamo dato fiducia a tutti coloro con cui abbiamo collaborato, ma le decisioni sono sempre state prese mettendo d’accordo le nostre quattro teste. O piaceva a tutti o non se ne faceva nulla”.
“Crown” è il primo singolo estratto da “Suck my lips”. Otto mesi di lavoro, dieci canzoni, un video, quello di Crown, realizzato anch’esso da un italiano, il regista pluripremiato Stefano Bertelli; sabato 22 novembre uno showcase per addetti ai lavori e imprenditori musicali presso “Lo Studio srl” ha segnato il debutto ufficiale della band torinese, che sogna di conquistare il mondo prima ancora dell’Italia. Il 26 dicembre il primo concerto a Torino alla discoteca Chalet nell’ambito di “Flyday”, nuova iniziativa di Feste Isef, poi un tour all’estero in partenza nella primavera 2015. Racconta Marcos, chitarrista con origini brasiliane, ma fiero di vivere alla Crocetta: “Veniamo tutti da generi diversi, ma siamo riusciti a creare un bel mix. Io sono passato dal rock al funky, il padre di Axel era jazzista, la madre di Samuele era corista per Loredana Berté. Ora facciamo musica pop-rock con un pizzico di elettronica e atmosfere da discoteca”. Scelta del nome passo importante: “Brain storming tra tutti, volevamo suonasse bene e siamo partiti dalla sensazione che ti lascia un bacio – dice Stefano, nato bassista, formatosi dj e ora alle prese con uno strumento nuovo, la “push” –. Lips’ Aroma unisce italiano e inglese, così come la multinazionalità alla base del nostro progetto”. Ancora emozionato, ma pieno di fiducia per il futuro della band è il cantante, Samuele: “Ogni giorno è una sorpresa, c’è un gran feeling tra noi. I margini di miglioramento sono enormi e dobbiamo lavorare molto, soprattutto sulla presenza scenica per i live”. Suck my lips (in vendita a meno di 10 euro su iTunes, Spotify e Google Play) è un album eterogeneo e adatto a tutti: “È un tentativo di dare la carica – spiegano Stefano e Axel –, vorremmo scuotere le persone, farle reagire, donare speranza. Il messaggio è andare oltre, perseguite la vostra felicità”.
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