Asti
Incontro ai vertici per discutere del futuro della Asti-Cuneo a seguito del decreto Sblocca Italia
I servizi del trasporto pubblico stanno per essere accorpati in un’unica agenzia regionale che, in tal modo, diventa titolare di tutti i contratti. Fabrizio Brignolo, sindaco astigiano e presidente della Provincia, insieme a Mario Sorba, assessore Viabilità e Trasporto Pubblico e Fabio Carosso, consigliere provinciale delegato ai Trasporti hanno incontrato Francesco Balocco, assessore regionale Trasporti per discutere in merito alla nuova legge regionale che istituirà una sola azienda a regolare il traffico.
L’accorpamento dovrebbe garantire economie di scala e risparmio sull’Iva. “E’ importante – commenta Brignolo – che il nuovo sistema garantisca che non via sia un calo di risorse rispetto al livello già molto basso e non più comprimibile del momento attuale”. Durante la riunione il sindaco si è confrontato con l’assessore regionale anche sul futuro dell’Asti-Cuneo che dovrebbe vedere i cantieri riaprire a seguito dell’attuazione dell’articolo 5 del decreto Sblocca Italia”.
Il progetto, relativo al tratto Roddi-Cherasco, è già approvato in modo da creare il famigerato collegamento diretto con Cuneo, ma è utile, stando al primo cittadino astigiano, che nella prima fase di interventi, trovi posto anche l’adeguamento della tangenziale est di Asti, che verrà allargata in modo da diventare un’autostrada, senza però perdere l’accessibilità a tutte le categorie di mezzi che ora la utilizzano. “Poiché anche questo intervento non presenta particolari difficoltà progettuali – prosegue il sindaco – confidiamo che sia inserito nel primo blocco di interventi”.
Resta, però fermo il progetto del collegamento stradale sud-ovest il cui tracciato in galleria sotto la collina di valle San Pietro risulta bocciato dal Ministero per i Beni Artistici e Culturali. “Il territorio ha già fatto la propria parte – conclude Brignolo – indicando la soluzione alternativa sul lungo Borbore, pertanto insistiamo affinché la prima fase di attuazione che seguirà lo Sblocca Italia possa contemplare almeno la realizzazione del progetto a carico della concessionaria, per poi realizzare l’intervento nella prevista seconda tornata di opere”.
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