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Cronaca

Vaccino, ministro Lorenzin: “Non c’è motivo per creare panico, nessun legame accertato” E polemizza con Chiamparino e le Regioni

Redazione Quotidiano Piemontese

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vaccino influenza”Saremo molto severi e rigorosi nei controlli, ma nessuna psicosi e allarmismo, perché non c’è motivo di creare panico”. Lo assicura il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dopo le morti successive all’assunzione di vaccino aninfluenzale che hanno conquistato le cronache n questi giorni. ”Ci vuole molta lucidità e rigore – ha aggiunto – Non bisogna cadere nella paura delle vaccinazioni. L’anno scorso sono morte 8mila persone non vaccinate, per colpa dell’influenza: non dimentichiamolo. Agiremo con estrema durezza qualora ci fossero dei riscontri verificati, ma niente panico prima che ci siano delle evidenze”.

Spazio anche per una immancabile polemica: “Le Regioni sono responsabili della vigilanza sull’applicazione dei vaccini e devono informare tempestivamente sugli effetti delle vaccinazioni – ha denunciato poi Lorenzin – In questo caso c’è stata una carenza molto forte da parte delle Regioni. Appena l’Aifa ha avuto la segnalazione da parte delle Regioni il ministero è intervenuto, ma dal primo caso avvenuto il 7 novembre c’è stato un ritardo di 15 giorni e questo non va affatto bene”. E ha annunciato che si sta studiando il modo di rafforzare la farmaco-vigilanza portando il tempo previsto per le segnalazioni da parte delle Regioni a entro 24-48 ore al massimo.
Secca la replica del Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. “Noto con stupore che anche il ministro Lorenzin si lascia andare ad uno sport troppo praticato nel nostro Paese: quello dello scaricabarile. Penso che sia più opportuno verificare insieme, nell’interesse dei cittadini, se c’è qualcosa che non ha funzionato nell’azione di farmacovigilanza e dove eventualmente questo sia avvenuto, senza escludere le stesse agenzie nazionali, a cominciare dall’Aifa”.
Intanto, proseguono gli accertamenti sui casi segnalati fino ad oggi. Domani, lunedì, verrà eseguita l’autopsia sull’uomo di 68 anni del cuneese deceduto per sospetta crisi cardiaca. A segnalare al sistema di farmacovigilanza il decesso dell’uomo, che secondo i primi accertamenti aveva un quadro clinico complicato, è stato “per scrupolo e precauzione” il medico curante poiché il giorno precedente alla morte all’anziano era stato somministrato il vaccino antinfluenzale, che non risulta essere però quello ritirato dal commercio. Della vicenda sono stati interessati la Regione Piemonte e i Nas per le eventuali verifiche del caso.
“L’Aifa ritiene fondamentale che la campagna vaccinale antinfluenzale prosegua regolarmente su tutto il territorio nazionale”, scrive l’Agenzia italiana del farmaco in una nota.

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