Cronaca
Scoperti i truffatori delle banconote macchiate. Vittima un’anziana contattata su Facebook
L’ufficio investigativo del commissariato “San Fruttuoso” di Genova ha condotto, con la collaborazione della squadra mobile di Novara, indagini su una truffa ai danni di una 76enne genovese. La truffa è opera di alcuni uomini di colore che, nel mese di gennaio scorso, dopo aver agganciato la vittima sul social network Facebook, facendole credere di interagire con un medico statunitense in possesso di una ingente quantità di denaro da “ripulire”, si sono presentati a casa della donna a Genova dove, in due diverse occasioni sono riusciti a farsi consegnare la somma di 16mila euro. Gli stessi autori sono riusciti a convincere la donna a consegnare ulteriori 45mila euro in cambio di una valigetta contenente la somma di 500mila euro in banconote da “lavare”, in realtà mazzette di cartoncini verdi ben confezionati, una ad una, riportanti stemmi europei e spiegandole che si trattava di banconote sporche di inchiostro verde, lavabili con apposito liquido e che le avrebbero fornito in cambio dei 45mila euro. La donna, convinta della genuinità dell’operazione, ha tentato di versare i soldi in banca, ma il direttore dell’istituto, insospettito anche dai precedenti elevati prelievi effettuati dall’anziana, ha segnalato la situazione al commissariato ligure. L’attività svolta ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del cittadino nigeriano Amey Jite Dickson, residente a Novara, con precedenti specifici a carico del quale, il 13 novembre scorso è stata eseguita una perquisizione che ha consentito di rinvenire e sequestrare nella sua abitazione, due cellulari utilizzati a suo tempo per contattare l’anziana vittima con utenze cellulari ormai fuori uso, ma ancor oggi in possesso dell’uomo.
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