Asti
Parla il padre di Elena Ceste: “Per ora abbiamo fiducia in suo marito Michele”. Più prudente il prete-confessore
“Abbiamo fiducia in lui, sino a prova contraria”. I genitori di Elena Ceste, almeno per il momento, sono dalla parte del genero Michele Buoninconti, il marito della figlia che ora è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Dopo che l’autopsia non ha chiarito le cause del decesso, si aspettano i risultati di esami più approfonditi, ma in molti hanno già scartato una delle ipotesi: “Non abbiamo mai neanche preso in considerazione la possibilità del suicidio – ha dichiarato Danilo Tavano, il cognato – Michele è un uomo sconvolto, continua pensare ad Elena. L’ha cercata con noi, non può essere stato lui”. I genitori ed i famigliari della Ceste si stringono ora attorno ai bambini, i quattro figli della coppia, tra i 5 ed i 13 anni, che sono rimasti senza mamma.“La cosa più difficile da accettare è che dei ragazzini così piccoli siano rimasti senza la madre – ha confermato Don Zappino, il confessore della vittima, intervistato dall’inviato del programma Quarto Grado -. Per ora possiamo, oltre a pregare per Elena, pregare per Michele, i figli, i genitori e manifestare la nostra vicinanza nonostante lo shock e il dolore. La crisi quando c’è stata o è stata sottovalutata o intercettata dalle persone più vicine a lei. Il problema può essere stato poco considerato”. Neanche lui, però, sembra credere all’ipotesi del suicidio: “Visto che dicono che quel luogo non ha mai più di mezzo metro d’acqua, mi sembra un posto un po’ bizzarro per poterla far finita e quindi escluderei che si sia recata lì per annegarsi”. Più prudente invece l’avvocato della famiglia Ceste, Carlo Tabbia: “Non abbiamo elementi per schierarci a favore o contro Michele, aspettiamo di sapere cosa è successo dagli esami sugli organi”.
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