Cronaca
Ivrea, costringeva ragazzine a spogliarsi e le minacciava: chiesti 10 anni per pedofilo milanese
Due ragazzine di 11 e 12 anni, amiche del cuore, un pomeriggio del 2012 si trovano nella cameretta di una delle due, nei dintorni di Ivrea, e armeggiano con il computer, frequentando chat per svagarsi, distrarsi, divertirsi. Su una di queste vengono in contatto con Martina, sedicente modella professionista, 20 anni circa. Costei racconta loro di essere ben introdotta negli ambienti della moda, si fa inviare delle foto delle due e quindi promette di poterle avviare alla stessa carriera; le adolescenti sono entusiaste, i contatti vanno avanti per giorno, finchè la loro amica più grande non ha conquistato completamente la loro fiducia e, agli svariati ritratti di nudo, chiede immagini in cui le piccole mimino un rapporto sessuale.
Le amichette acconsentono ancora a questa e ad alcune altre richieste di Martina, a maggior ragione quando questa promette loro un primo compenso immediato di 1000 euro; ma quando il desiderio successivo è vederle fare sesso in video, tramite webcam, le ragazzine non ci stanno più. Lei le ricatta, minacciando di diffondere in rete le loro foto, ma intanto le giovanissime vittime parlano con i propri genitori i quali le aiutano a sporgere denuncia. Non passa troppo tempo che la polizia piomba con un mandato d’arresto nell’abitazione di “Martina”, che in realtà è un uomo, si chiama Massimo Tauro, ha 32 anni e vive a Milano. Si trovava in casa perchè…era già agli arresti domiciliari per fatti analoghi a quelli che hanno visto protagoniste le due ragazzine canavesane. Tremila fotografie di bambini (dai 14 anni giù giù fino ai 6 mesi) e svariato materiale pedopornografico vengono trovati nell’appartamento dell’orco, per il quale il pm ha ieri chiesto 10 anni di reclusione.
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