Piemonte
Rapporto Agenas sugli ospedali: ecco in cosa eccellono o difettano le strutture del Piemonte
E’ stato presentato ieri a Roma il risultato del rapporto Agenas, stilato per conto del Ministero della Salute, ed effettuato sulla base di ben 129 parametri con i quali sono stati giudicati i luoghi di cura di tutta Italia. Il Piemonte ne esce tutto sommato discretamente: è quinto fra le regioni italiane (dietro Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia), anche se – questo è forse il dato più importante – il 60% delle strutture sul suo territorio ha reparti con livelli di attività troppo bassi, e quando cresce l’attività cresce mediamente anche il livello qualitativo e la conseguente sicurezza per i pazienti.
Uno degli indicatori utilizzati è quello della mortalità a 30 giorni: in questo caso, è brillantissimo il risultato del “Santa Croce e Carle” di Cuneo, ben al di sotto della media nazionale, mentre prossimi alla stessa media sono, a Torino, le Molinette e Villa Maria Pia; quasi il doppio del dato standard si registra invece al Mauriziano (Torino) e all’ospedale Maggiore della Carità , a Novara. Per quanto riguarda gli interventi sulle valvole cardiocircolatorie, eccellenti i risultati di Molinette, Santa Croce e Carle, Ospedale di Alessandria e (a Novara) il Policlinico di Monza. Da migliorare sicuramente l’efficienza (specie nelle tempistiche) per le fratture al femore (bene solo il CTO) e l’oncologia chirurgica.
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