Ambiente
Vietato nutrire i colombi a Torino vicino a scuole e ospedali: portano un batterio non innocuo
Il Dipartimento integrato di prevenzione dell’ASL di Torino ha recentemente rilevato la presenza di campylobacter in aree sensibili, fortemente frequentate. Si tratta di un batterio potenzialmente dannoso per l’uomo, considerato causa di diverse patologie, e occasionalmente veicolato dai colombi, quelli tanto comuni nelle città europee. Per questo, il Consiglio Comunale del capoluogo ha emanato un’ordinanza che vieta di elargire cibo a questi animali a una distanza inferiore ai 250 metri da una serie di spazi ed edifici particolari, e segnatamente asili nido, aree gioco, scuole di ogni grado, ospedali, ambulatori medici e strutture di ricovero in genere. Non è necessario intervenire sulla popolazione dei colombi (o piccioni che dir si voglia), ma evitarne l’accumulo in determinate aree.
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