Lavoro
Sciopero regionale dei metalmeccanici Fiom: venerdì 17 manifestazione da Torino Porta Susa
La Fiom-Cgil ha indetto per venerdì 17 ottobre uno sciopero regionale di 8 ore dei lavoratori metalmeccanici: alla manifestazione, che partirà alle ore 9,30 davanti a Porta Susa, sarà presente il segretario generale Maurizio Landini. Con questa mobilitazione, la Fiom-Cgil vuole riportare al centro del dibattito pubblico i temi della crisi e dell’occupazione, in un territorio come quello piemontese che in questi anni ha pagato un conto durissimo alla recessione, in termini di perdita di posti di lavoro, chiusura di aziende e riduzione del reddito per migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Ma non è tutto. Perché con questo sciopero la Fiom-Cgil vuole affermare la propria contrarietà alla riforma del lavoro portata avanti dal Governo, che limita i diritti e estende la precarietà.
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: “Con questa iniziativa i metalmeccanici piemontesi intendono contrastare l’idea che rendendo ulteriormente flessibile il lavoro, e dunque precario, si riduca la disoccupazione: è una ricetta già applicata in questi anni che non solo non ha funzionato ma ci ha portati a capofitto nella crisi. Dispiace constatare che la rottamazione del giovane Renzi non colpisca anche queste idee vecchie”.
Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil, dichiara: “L’iniziativa dei metalmeccanici piemontesi, oltre ad assumere gli obiettivi che riguardano la precarietà e il diritto al lavoro, metterà in evidenza il fatto che la situazione industriale del territorio è ormai compromessa: abbiamo già perso migliaia di posti di lavoro, centinaia di aziende sono di fatto chiuse e sia da parte del governo nazionale che da quello regionale non emerge una precisa indicazione di politica industriale. Tutti i posti di lavoro persi lo sono per sempre e nessuna riforma sul lato del mercato del lavoro, peggiorando i diritti dei lavoratori, può far uscire dalla crisi. Per questa ragione, il nostro obiettivo è salvaguardare i diritti e avere una politica industriale e di sviluppo”.
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