Piemonte
Non solo secchiate d’acqua: la sfida di Davide per l’Ospedale Regina Margherita
Durante l’estate non è passata inosservata ai più la campagna di raccolta fondi a favore della ricerca sulla SLA, promossa grazie ad una campagna virale sui social media: il tormentose (a fin di bene) #icebucketchallenge ha coinvolto anche tanti italiani che hanno raccolto la “sfida” di lanciarsi una secchiata d’acqua gelata in testa, filmarsi, fare una donazione e invitare almeno tre amici a fare altrettanto. L’iniziativa ha suscitato a dire il vero non poche polemiche, tra i fautori del fine che giustifica i mezzi (qualsiasi scusa è buona per invogliare a donare, e se il gesto della donazione è esibito tanto meglio perché si tratta di dare un buon esempio ) e chi invece ha visto, nelle tante docce gelate circolanti sui social media, una prova di narcisismo esasperato.
Val la pena allora raccontare un’altra sfida, questa volta di natura meno goliardica e più “fisica”, portata avanti dal giovane piemontese Davide Palladino Palladino, che insieme al Dott. Roberto Laudati dell’Ospedale Regina Margherita di Torino e ad un gruppo di amici, ha percorso tutta la nostra penisola da Nord a Sud in 10 tappe, per raccogliere fondi a favore della ricerca sulle malattie ematologiche congenite.
Sul portale Retedeldono ha raccontato la sua impresa e ha invitato amici e parenti a “sponsorizzarlo ” devolvendo tutto il raccolto alla Onlus Io Sto con il Regina Margherita.
Ovviamente la cifra raccolta è lontana da quella racimolata a suon di secchiate d’acqua e Davide ci racconta di aver preso la decisone di associarsi al gruppo pochi giorni prima dell’impresa e di non aver potuto andare oltre la cerchia dei suoi amici e parenti più stretti nella promozione della raccolta fondi.
Sicuramente ha dato un bell’esempio di connubio sport – solidarietà che tanti altri potrebbero imitare e chissà che l’anno prossimo non ci siano tanti ragazzi come Davide nel gruppo che accompagnerà il Dott. Laudati nel suo piccolo grande Giro d’Italia.
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