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Fiamme gialle torinesi a “caccia” di bagarini. Scoperto uno che vendeva abbonamenti dei parenti morti

Redazione Quotidiano Piemontese

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calcioLe fiamme gialle di Torino a “caccia” di bagarini improvvisati o “professionisti”. Proprio durante uno dei controlli durante le partite calcistiche, i militari hanno messo in atto un’operazione “anti-bagarinaggio”. In occasione del recente incontro Juventus-Udinese, è stato ritirato un abbonamento venduto, per la partita, a 80 euro a un cittadino belga e sono stati verbalizzati 8 casi di persone che hanno cercato di entrare allo stadio pur avendo un biglietto intestato a un altro. Tra le operazioni più importanti condotte nella passata stagione, una in particolare è stata oggetto di attenzione della Gdf, ovvero un 30enne torinese impegnato a vendere 9 abbonamenti a cifre maggiorate del 50% e 2 dei 9 venduti erano intestati a parenti del bagarino, già morti da due anni.  Queste tipologie di controlli vengono sviluppate dai finanzieri del nucleo polizia tributaria Torino e dai “Baschi Verdi”, con azioni e attività mirate da parte di pattuglie addette al riscontro della regolarità dei titoli d’accesso allo stadio. Nell’ultima stagione calcistica (2013/2014), sono stati più di 200 gli interventi, con verbalizzazioni e sanzioni per oltre 200 mila euro, nei confronti sia di “bagarini”.
Alcuni di questi controlli sono stati condotti nei confronti di 13 bagarini ritenuti pericolosi per i loro precedenti penali, i quali, quindi, sono stati segnalati alla questura di Torino. Sotto controllo anche le ricevitorie, alcune delle quali hanno emesso 300 tagliandi senza accertarsi dell’identità del richiedente, biglietti che poi sono stati ceduti ai “bagarini” per essere “rifilati”, infine, ai malcapitati di turno all’esaurimento dei posti disponibili.  

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