Economia
Firmato l’accordo transfrontaliero fra Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e la Svizzera
L’area trasfrontaliera Italia-Svizzera, che comprende le Regioni italiane della Valle d’Aosta, del Piemonte, della Lombardia, nonché della Provincia autonoma di Bolzano e i cantoni svizzeri del Vallese, del Ticino e dei Grigioni è stata protagonista di un accordo di cooperazione da parte dei rispettivi governi, che ha come obiettivo lo sviluppo del territorio dalle grandi potenzialità, ma che a causa della forte percentuale di area montana presenta anche molte fragilità. La dotazione finanzaria per questi 7 anni sarà di 100,2 milioni di euro di Fesr, cui si aggiungono le risorse del cofinanziamento nazionale italiano, integralmente garantito dallo Stato nella misura del 15% e le risorse elvetiche, pari a 10 milioni di franchi svizzeri.
Per il Piemonte, le province coinvolte sono quelle di Novara, Vercelli, Biella, Verbano-Cusio-Ossola, mentre sarà l’assessore alla Montagna, Alberto Valmaggia, il rappresentante della Regione nel Comitato di sorveglianza del programma.
Cinque i punti in cui si articola questo programma.
Il primo è quello di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, sviluppando nuovi modelli di attività, in particolare per l’internazionalizzazione.
Il secondo è preservare e tutelare l’ambiente e promuovere un uso efficiente delle risorse. Il patrimonio naturale e culturale rappresenterà un catalizzatore di innovazione e creatività ai fini dello sviluppo sociale ed economico, in un’ottica sostenibile.
Quindi si punterà alla promozione di sistemi di trasporto sostenibili e all’eliminazione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete. Si intende cioè sviluppare e incrementare sistemi sostenibili dal punto di vista dell’ambiente (inclusi a basso rumore) e a bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti intermodali e infrastrutture aereoportuali.
Altro obiettivo: promuovere l’inclusione sociale attraverso un migliore accesso ai servizi sociali, culturali e ricreativi, lottando contro ogni povertà e discriminazione.
Infine, si intende rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente, mediante la promozione della cooperazione giuridica e amministrativa e quella tra i cittadini e le istituzioni.
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