Cronaca
Agente di polizia si suicida con la pistola d’ordinanza. La moglie trova il corpo in un lago di sangue
Si è tolto la vita senza apparenti ragioni che spieghino il tragico gesto. Alessandro Bruno, 44enne di Cuneo, agente di polizia penitenziaria presso le carceri saluzzesi, era intento a trascorrere la giornata di riposo dal lavoro con la famiglia, come da sua abitudine. Moglie e due figli lo attendevano in auto per partire per una gita al mare, ma il suo ritardo ha spinto la donna a raggiungerlo a casa per capire come mai temporeggiasse. Lo ha trovato lì, in casa, riverso sul divano, senza vita, in un lago di sangue. Si è sparato con la pistola d’ordinanza verso le 7.30 di giovedì 11 settembre. Allertati subiti i soccorsi, i medici hanno solo potuto appurare il decesso. I motivi del suicidio sono ignoti, al momento. Non si sa se avesse preoccupazioni professionali o di altro genere. Il suicidio è stato confermato dai medici, pertanto non verrà eseguita l’autopsia che, in casi di incertezza sulla dinamica del decesso, viene effettuata. Nel frattempo, il carcere di Saluzzo ha aperto un’indagine per verificare se l’agente avesse o meno ragioni di lavoro per uccidersi.
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