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Economia

Fiat avvia la procedura per il rinnovo della cassa a Mirafiori e Grugliasco per ‘riorganizzazione aziendale’. Fiom: “Altra occasione persa”

Redazione Quotidiano Piemontese

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fiat-mirafioriLa Fiat ha avviato la procedura per il rinnovo della cassa integrazione ordinaria nel polo di Torino, che comprende gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco. A quanto si apprende l’azienda ha infatti chiesto il rinnovo della cassa finalizzata a ”riorganizzazione aziendale”, per un anno, cioè fino alla fine di settembre 2015. Questo dovrebbe consentire di preparare lo stabilimento di Mirafiori per l’avvio del nuovo investimento per il suv Levante, previsto entro la fine del 2015. Secondo Vincenzo Aragona, segretario regionale Fismic “questo vuol dire  che nei prossimi giorni ci saranno notizie importanti per Mirafiori e che gli impegni assunti da Marchionne con le organizzazioni firmatarie vengono mantenuti”.
Più preoccupato Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil: “La comunicazione per l’avvio della procedura è un adempimento burocratico però in una situazione di grande incertezza come quella che stiamo attraversando poteva rappresentare l’occasione per avere maggiori ragguagli, anche formali, rispetto agli investimenti industriali per Mirafiori. In verità si è trattato ancora una volta di un’occasione persa, che speriamo di poter recuperare negli incontri che ci saranno nelle prossime settimane, perché la comunicazione è assolutamente generica. Ci saremmo aspettati maggior coraggio da parte dell’azienda anche a fronte delle dichiarazioni di queste settimane se è vero che un eventuale nuovo modello dovrebbe uscire entro il 2015: ma ancora una volta, oltre alla certezza della cassa, quel che ad oggi resta sono le semplici dichiarazioni verbali dell’azienda ma mancano impegni e programmi precisi, verificabili e esigibili. Credo che proprio alla luce delle incertezza e dei cambi di strategia per Mirafiori a cui abbiamo assistito in questi anni i lavoratori soprattutto ma anche l’opinione pubblica avrebbero meritato una maggiore trasparenza”.

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