Seguici su

Cronaca

Pakkiano lancia uno spot che scherza sulla lapidazione di una donna. Zara vende una maglietta in stile Auschwitz – foto e video

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

PakkianoUno spot che ha dell’incredibile: una donna coperta dal burqa sta per essere lapidata da un gruppo di uomini musulmani. Appena prima che venga lanciato la prima pietra, arriva la notizia che la donna veste abiti del marchio “Pakkiano” e per questo non la si deve uccidere. La ragazza a quel punto si alza, si spoglia e mostra una maglietta con la scritta “Sono ancora vergine”. È questo il video pubblicitario (lo trovate al fondo dell’articolo) lanciato dall’azienda di abbigliamento trevigiana Pakkiano. “Abbigliamento irriverente” è lo slogan del marchio veneto, tanto irriverente da scatenare un’immediata bufera sul web. A protestare sono tantissime donne, tra cui le consigliere del Partito Democratico di Torino, intenzionate a sporgere denuncia allo Iap, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Le rappresentanti del pd torinese hanno anche invitato, come molte altre, a boicottare i prodotti dell’azienda in questione che, dal canto suo, ha risposto così “Chi fa polemica non sono tanto i musulmani, anche perché prima di realizzare lo spot mi ero confrontato con molti immigrati di seconda e terza generazione, tutti d’accordo che non c’era niente di male. Abbiamo voluto mandare un messaggio forte e dissacrante. Il nostro marchio vuole comunicare un senso di libertà. La lapidazione esiste, è un dato di fatto. La nostra, se vogliamo, è anche una denuncia, un modo per dire che queste pratiche barbare devono sparire”.

ZaraLa giornata odierna porta in dote anche un’altra polemica in tema di “moda”. Il noto brand “Zara” è stato bersagliato sul web dopo aver messo in vendita una maglietta per bambini praticamente identica alla divisa da detenuti indossata dagli ebrei nei campi di concentramento. Righe orizzontali blu su sfondo bianco e una evidente stella gialla a sei punte sul petto. L’intenzione, secondo gli stilisti ed i responsabili del marketing, era quella di un omaggio al vecchio western e alla stella da sceriffo, ma appena il capo d’abbigliamento è stato inserito nel catalogo online di molti paesi (tra cui Israele), è scoppiato il caos. Numerosi siti di informazione israeliani hanno giudicato di cattivo gusto l’iniziativa, ricordando fin troppo bene la divisa imposta dai nazisti, e Zara ha dovuto in fretta e furia rimuovere la maglietta dal mercato.

Il video del contestatissimo spot “Pakkiano”

https://www.youtube.com/watch?v=hM82ku2DRWc

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese