Piemonte
Futuri medici di base a rischio di sparizione ”Come può il Governo combinare pasticci simili?”

I problemi denunciati negli scorsi mesi dai medici di base, e i catastrofici annunci su una loro drastica diminuzione di numero, non solo serviti. Anzi: le nuove mosse del Governo hanno peggiorato ulteriormente le cose, grazie alle scelte sulle date dei test che paiono semplicemente assurde.
Il problema in sintesi: gli studenti che superano il test di Medicina Generale possono poi tentare quello per una data specializzazione; strada quest’ultima battuta da molti, tanto che i medici generici stavano appunto calando vistosamente. La soluzione? Chi non supera il test specialistico fa un “passo indietro” e rientra nella lista di base.
Tutto semplice, no? Basta muoversi nei termini temporali previsti dalla legge, che consente di aggiornare gli elenchi entro un mese dal primo test. Invece, no: il Ministero è riuscito a piazzare quello per Medicina Generale al 17 settembre, e dal 28 al 31 ottobre quelli per le specialistiche.
Conclusione: tutti gli studenti che anche solo proveranno ad affrontare i secondi non potranno essere “ripescati”, e i futuri medici di base (e guardie mediche, e sanitari del 118) rischiano così di essere davvero pochissimi. “E’ possibile combinare un pasticcio del genere?”, sbotta Claudio Brasso, rappresentante degli studenti e capofila di quella protesta che parte da Torino.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese
