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Cultura

La Venere di Botticelli alla Reggia di Venaria. Vittorio Sgarbi vuole pagare gli Uffizi per esporla nel 2015

Redazione Quotidiano Piemontese

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1280px-Sandro_Botticelli_-_La_nascita_di_Venere_-_Google_Art_Project_-_editedSi chiama “Nascita di Venere”, ma è conosciuta in tutto il mondo come “la Venere di Botticelli”, capolavoro tra i quadri più famosi della storia. Vittorio Sgarbi, in qualità di ambasciatore della Cultura per la Regione Lombardia durante l’Expo 2015, vorrebbe portarla in Piemonte, precisamente nella Reggia di Venaria. Un binomio che secondo il noto critico d’arte potrebbe funzionare, attrarre turisti e dare lustro ulteriore al patrimonio artistico del nostro Paese. Rimangono da convincere gli Uffizi di Firenze, sede del dipinto. Sgarbi propone un argomento che agli enti culturali, in questo periodo di magra, solitamente interessa parecchio: un indennizzo tra i 600 e gli 800 mila euro per l’esposizione della Venere a Venaria tra maggio e dicembre del prossimo anno. La soprintendente degli Uffizi, Cristina Acidini, è tiepida sull’opportunità e passa la palla al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che, dal canto suo, risponde prudente: “Esamineremo solo le richieste formali, per quanto di nostra competenza e con tutto il rigore scientifico e la ragionevolezza necessari”. La Venere di Botticelli è inserita in una lista di circa venti opere eccezionalmente importanti dichiarate “inamovibili” nel 2007 dall’allora ministro Francesco Rutelli. Nei prossimi mesi Sgarbi proverà a fare un’eccezione alla regola.

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