Cronaca
Giovedì 28 a Villafalletto la proiezione del film restaurato sul funerale di Sacco e Vanzetti
Dopo la primissima di Savigliano (palazzo Taffini, 23 maggio) il film “The March of Sorrow – The Good Shoemaker and the Poor Fishpeddler” (“La marcia del dolore – Il buon calzolaio e il povero pescivendolo”) approda nella serata del 28 agosto a Villafalletto. Si tratta del filmato del funerale di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, recentemente restaurato a Boston e proiettato in anteprima in Italia in circostanze ed eventi commemorativi particolari. Il fatto che la proiezione avvenga nel cortile della casa ove l’11 giugno 1888 nacque Bartolomeo Vanzetti ha un significato profondamente simbolico. È la prima volta nella storia dei fatti che questo luogo diventa rappresentativo di una situazione commemorativa locale ed internazionale ed è sintomo della volontà dell’Amministrazione comunale – e dei villafallettesi tutti – di unirsi nel ricordo del loro concittadino mandato sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 a causa di un delitto da lui – e dal suo compagno di sventura Nicola Sacco – mai commesso. A parte gli atti ufficiali del gemellaggio con Torremaggiore, luogo natale di Sacco, e l’intitolazione della scuola locale a Bartolomeo Vanzetti, è dal 1977 che il Comune non celebra in forma ufficiale un avvenimento legato così intimamente al proprio concittadino. Prossimamente sarà poi la volta della consegna della cittadinanza onoraria a Giuliano Montaldo, regista del film del 1971 “Sacco e Vanzetti”.
Il film sul funerale di Nicola e Bartolomeo (celebrato a Boston il 28 agosto 1927) è una circostanza particolare che sta ravvivando, ovunque nel mondo, la memoria sul caso dei due anarchici italiani, in vista ormai del novantennale della clamorosa e vergognosa ingiustizia, loro esecuzione. Il caso dei due emigrati continua a rimanere più vivo che mai. Ogni anno si pubblicano libri che affrontano il tema, si moltiplicano gli studi e le ricerche che ne approfondiscono la storia, crescono le iniziative di supporto e di divulgazione, si consolidano le iniziative cinematografiche, teatrali, fotografiche, letterarie e artistiche in generale: ad oggi sono stati prodotto oltre 500 libri e alcune migliaia di saggi.
La serata di Villafalletto, che vedrà lo storico Luigi Botta illustrare alcuni passi inediti della storia dei due sfortunati italiani, servirà anche a correggere parecchie inesattezze – alcune anche gravi – presenti in tutti gli interventi divulgativi sin qui pubblicati. Botta, che ha al suo attivo il volume “Sacco e Vanzetti: giustiziata la verità” del 1978, raccoglie da molti lustri materiale e documenti sul caso. Ha collegamenti con tutto il mondo e il suo archivio personale conserva migliaia e migliaia di giornali, immagini, saggi, copie, cartacei e digitalizzati riguardanti i due italiani.
Alla serata sarà anche presente Giovanni Vanzetti (nipote di Bartolomeo).
Il filmato è particolarmente importante: recentemente restaurato da Jerry Kaplan per conto della “Sacco and Vanzetti Commemoration Society” di Boston, ha una storia del tutto singolare. Venne realizzato in modo partigiano in quanto il Governo degli Stati Uniti, proprio soltanto il giorno dell’esecuzione di Sacco e Vanzetti, diede ordine che tutti i filmati sul caso dei due italiani venissero distrutti. Così fu. Il Comitato di Difesa di Boston guidato da Aldino Felicani diede però incarico ad alcuni cineoperatori di riprendere di nascosto il funerale per documentarlo ai posteri. La pellicola finì poi in mano anonime. Venne acquistata per 1000 dollari dal giornalista Gardner Jackson, mostrata nel 1930 e poi conservata dal medesimo, quindi si perse nuovamente. Dopo alcuni lustri, alla fine degli anni Cinquanta, venne ritrovata dallo scrittore Francis Russel nella fase di preparazione del suo libro “Tragedy in Dedham. The Story of the Sacco Vanzetti Case”. Era disordinata e a spezzoni, quasi irriconoscibile. Provvide a farla riordinare con un montaggio che fu approssimativo e che eliminò alcune parti ritenute di scarsa qualità e danneggiate. Nel 1962 lo scrittore la donò alla Brandeis University di Waltham, Massachusetts. Lì venne nuovamente dimenticata. Con la donazione nel 1979 di tutto il patrimonio del Comitato di Difesa alla Boston Public Library, la pellicola venne recuperata, duplicata e mostrata in pubblico a Boston un paio di volte. Lo scorso anno Jerry Kaplan riprende in mano le sei sezioni del film, che durano all’incirca sei minuti, le studia, elimina le ripetizioni e le riprese extra soggetto. Rimangono complessivamente 4’30” di proiezione. Li rimonta cronologicamente, seguendo scrupolosamente i quarantatre stacchi di scena.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese