Seguici su

Asti

Che fine farà “Asti Musica? Edizione 2015 a rischio. Lo sfogo di Brignolo

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Fabrizio Brignolo

Fabrizio Brignolo

Massimo sa cosa fare! E’ il migliore che abbiamo in Città per il ruolo di assessore alla Cultura, quindi la decisione che prenderà lui è sicuramente quella giusta“. Esordisce così Fabrizio Brignolo, sindaco astigiano in merito alle recenti polemiche sulla manifestazione “Asti Musica” che, stando alle affermazioni di Cotto e di Gian Porro, dirigente comunale, ideatore insieme al collega dell’evento, non viene riproposta per il 2015. L’edizione 2014 è stata di scarso successo, soprattutto per quanto concerne i concerti a pagamento. “Capisco il senso di stanchezza di cui ha parlato – prosegue il primo cittadino – l’anno scorso ha offerto gratuitamente alla Città il suo patrimonio di cimeli e opere d’arte per farne un museo ed è stato umiliato (come è avvenuto al maestro Scassa per gli arazzi) da cinici consiglieri comunali e sedicenti intellettuali di sinistra; ora ha dovuto reggere sulla sua persona gli attacchi, quasi fisici, di alcuni cittadini di piazza Cattedrale che hanno protestato superando, in più occasioni, il livello della buona educazione. Se aggiungiamo il dolore per la perdita di un amico fraterno subita in questi giorni, ce n’è per stroncare un cavallo, altro che stanchezza. Insieme però prenderemo le decisioni giuste per il bene della Città. La polemica su Asti Musica è emblematica: tante lacrime di coccodrillo da parte di chi prima alimenta il “fronte del no” (onnipresente, quando si deve tagliare una pianta per fare un’opera pubblica o quando si chiude una strada per ampliare la zona a traffico limitato) e poi si lamenta che “siamo indietro” rispetto ad altre realtà. 

massimo cottoNoi amministratori – conclude Brignolo – ci abbiamo fatto il callo. Continueremo ad ascoltare tutti e a fare l’impossibile per contemperare le esigenze contrapposte dei cittadini, ma con garbo, calma e lucidità, continueremo a tagliare le piante che sarà necessario tagliare, ad autorizzare e realizzate le notti bianche, i rally e le altre manifestazioni che riteniamo servano a far crescere la Città, nonostante l’inevitabile malcontento di qualcuno. 

Chiedo a tutti gli astigiani di lavorare insieme per ricostruire un senso di appartenenza alla nostra comunità, un rinnovato senso di identità astigiana e di autocoscienza collettiva, per aver chiara una meta, un’ambizione per il nostro futuro. Scusate la metafora, ma già alle medie il nostro compagno di scuola, magari più brufoloso, ma con in tasca un sogno e un po’ di fame, “beccava” molto di più del “figlio di papà” seduto a piangersi addosso“.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese