Cittadini
Sotto indagine un centro torinese per la rimozione dei tatuaggi: usava il metodo Skinial
Il metodo Skinial miete ancora vittime. Un 40enne di Torino, pentito del suo grande tatuaggio su un braccio, deciso a farselo togliere, si è rivolto ad un centro della città che, in cinque sedute, senza laser, avrebbe dovuto cancellare il disegno. Dopo vari tentativi con il metodo tedesco Skinial, a base di un particolare liquido di rimozione da iniettare con aghi nella pelle, il tatuato si è ritrovato con abrasioni e altri danni cutanei. Raffaele Guarinello, pubblico ministero, dopo l’intervento dei Nas, successivo alla denuncia dell’uomo, ha aperto un caso sul centro e la sua titolare. La pelle della vittima, ora abrasa di un millimetro, presenta una necrosi estesa profondamente. Skinial è consentito nei Paesi europei, tranne in Francia e Inghilterra, e in Australia. Il pm ha diffidato la ditta importatrice dalla Germania dal commercializzare l’articolo in Italia e scritto al Ministero della Salute.
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