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Cronaca

Scappa dagli arresti domiciliari per una notte brava in città, ma scatta l’allarme del braccialetto elettronico

Redazione Quotidiano Piemontese

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braccialetto elettronicoAccusato di concorso anomalo in omicidio, condannato a 9 anni e agli arresti domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico alla caviglia e, ora di nuovo nei guai. Dai domiciliari, infatti, è scappato per una notte brava. Marcello Murciano, 28enne novarese, coinvolto nell’assassinio del casellante Vincenzo Oropallo del 21 giugno 2010, è in attesa del processo d’appello per l’omicidio e ora pure del prossimo, previsto per il mese di settembre, relativo all’accusa di stalking ai danni della ex fidanzata. Accusa per la quale è finito ai domiciliari. Nel frattempo, il giudice ha confermato la misura cautelare. Tutto è successo nei giorni scorsi quando il braccialetto ha iniziato ad emettere il segnale, che funziona in maniera simile al wi-fi, per il controllo territoriale della persona che lo indossa. Se qualcuno si allontana dall’area stabilita dal giudice, scatta l’allarme. I carabinieri si sono recati nell’abitazione di Murciano senza trovarlo. Lo hanno atteso e verso le prime luci del mattino, il giovane si è rifatto vivo dopo una notte di divertimenti in città. Il suo legale sostiene che il braccialetto non sempre funziona in maniera ottimale.

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