Cittadini
Dopo i disordini a Chiomonte parte la polemica della politica, Chiamparino: la politica deve reagire ai soprusi
Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, dopo i fatti avvenuti nella notte intorno al cantiere di Chiomonte, ha alzato il tono della polemica: “Sono tornate scene ed episodi di vera e propria guerriglia. Quando si blocca un’autostrada e si incendia un tunnel, sempre di più mi sembra difficile continuare con la retorica del popolo No Tav buono e pacifico. Quando si vogliono fare vedere buoni usano le bande che suonano davanti ai cortei, ma poi fanno le azioni di vera e propria guerriglia. L’unico modo per superare questa situazione è perseguire, da un lato, la strada dei lavori, che devono andare avanti, e, dall’altro, la politica deve cominiciare, proprio dalla Val di Susa, a reagire a questi soprusi. Se no, se si va avanti di questo passo, nessuno andrà a investire in Valle, nè a villeggiare. La politica, a cominciare dal Pd in val di Susa, deve. Questa retorica del cosiddetto popolo No Tav che sento sui tg delle reti pubbliche, e mi riferiscoa quando sento dire il termine popolo, è una retorica positiva per via della parola popolo ma è una retorica smentita dai fatti”.
Francesca Frediani, consigliere regionale M5S Piemonte, è di pensiero opposto: “Prima di bollare i cittadini della Val di Susa come violenti dovrebbe rinfrescarsi la memoria e ricordare che il territorio si è espresso nettamente contro quest’opera nel modo più democratico possibile. Ovvero attraverso il voto, attribuendo la propria fiducia al Movimento 5 Stelle da sempre contrario al Tav. Se in futuro dovesse verificarsi un calo del turismo, le colpe sarebbero da attribuire unicamente ai promotori di quest’opera che determinerà una devastazione ambientale senza precedenti. Il TAV rappresenta la più grande sconfitta della politica piemontese dal momento che un serio confronto sui costi/benefici non è mai stato messo in atto. Persino i pochi soggetti favorevoli al progetto oggi hanno scoperto l’inganno delle compensazioni”.
Secondo Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, e Mino Giachino responsabile dei Club di Forza Italia occorre che il Pd faccia chiarezzaal suo interno: “ È ora che il Partito Democratico smetta di giocare allo scaricabarile. È pretestuoso da parte del presidente Chiamparino e del senatore Esposito domandare l’intervento dei circoli locali. I nodi sulla Val di Susa meritano un pronunciamento nazionale, da parte del segretario di partito Matteo Renzi. Le violenze di questa notte attorno al cantiere Tav di Chiomonte, il materiale recuperato dalle Forze dell’ordine, le manifestazioni intimidatorie attorno all’Hotel Napoleon e le altre azioni dimostrative compiute contro altre aziende valsusine, che hanno il solo torto di lavorare o aver lavorato nel cantiere, meritano una posizione chiara e trasparente da parte del Partito Democratico. Un partito serio non può giocare su più fronti: a volte presentandosi come Sì Tav altre come No Tav”.
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