Economia
Piemonte, cala la cassa integrazione e crescono le nuove imprese: è ripresa? Probabilmente no…
Due dati positivi, che fanno certamente piacere ma al tempo stesso non devono illudere, quelli “fotografati” nelle scorse 24 ore da Unioncamere e da Uil. Il primo riguarda le aperture e chiusure di imprese nella nostra regione nel secondo trimestre 2014, e il saldo è sorprendentemente positivo: + 0,43%, frutto di 6539 nuove nate e 4618 cessazioni. I numeri migliori arrivano dalle province di Novara (+ 0,61%), Alessandria (+ 0,56%) e Torino (+ 0,46%). Le nuove start-up ammontano a 34, mentre da gennaio a marzo erano state appena 12. Per quanto riguarda i settori, migliori performance da turismo, altri servizi e commercio. Tutta la crescita va però rivista alle luce di due raffronti: quello con lo stesso periodo del 2013 (quando il saldo fu + 0,5%) e soprattutto con la media nazionale (+ 0.59%).
Il rapporto mensile della Uil sul giugno 2014 dice invece come sia diminuito il ricorso alla cassa integrazione. Il totale di 6,8 milioni di ore richieste segna infatti un forte calo (addirittura – 35,9%) rispetto al dato di maggio. I lavoratori interessati da Cig sono stati 40121, contro i 62621 del mese precedente, nonostante la decisa controtendenza – a livello provinciale – del VCO, dove invece le ore di cassa richieste sono aumentate dell’89,9%, abbattute però dai dati di Alessandria (- 78,4%), Vercelli (- 86,4%) e Cuneo (- 91,3%). Anche qui, però, il dato va interpretato, secondo il segretario regionale Uil, Gianni Cortese: “Se letto disgiuntamente da quello sull’occupazione, potrebbe portare a conclusioni fuorvianti; in realtà, a essere aumentato è il numero dei disoccupati, specie giovani, e questo spiega parte dei dati sulla Cig”.
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