Asti
Approvato il progetto esecutivo per ristrutturare Palazzo Alfieri ad Asti. Costo dell’opera: oltre 600mila euro
Approvato il progetto esecutivo delle opere di completamento di Palazzo Alfieri, la cui riapertura al pubblico, dopo decenni di “pausa”, è un obbiettivo prioritario dell’Amministrazione Comunale astigiana. Le opere ammontano ad un costo complessivo di 655mila euro, in gran parte derivanti da fondi europei e regionali acquisiti dal Comune con il progetto Pisu (571mila euro) e cofinanziato dal Comune Stesso e dalla fondazione cassa di risparmio di Asti, per 55 mila euro. L’intervento prevede il completamento delle opere edili ed impiantistiche di tutto l’edificio con l’allestimento della casa natale, del museo, della biblioteca e degli archivi, mirato a fare di Palazzo Alfieri un grande contenitore museale, con varie sezioni espositive correlate tra loro, unificando impianti, centrali tecnologiche, spazi comuni, servizi e percorsi. “Queste opere – spiegano Fabrizio Brignolo e Alberto Bianchino, rispettivamente sindaco e assessore ai lavori Pubblici – renderanno i locali del Palazzo funzionali e funzionanti”. I locali avranno le seguenti destinazioni: al piano interrato depositi; al piano terreno, nel cortile d’onore nel locale sotto il terrazzo, reception, biglietteria, bookshop, centrale di controllo e supervisione dell’immobile intero; nell’atrio a sinistra, fondazione Guglielminetti; nell’atrio a destra, torre medievale e biblioteca; nei locali ex biblioteca civica, museo degli arazzi; nel giardino Guglielminetti, esposizione di sculture dello scenografo e spazio attrezzato per spettacoli all’aperto.
Al piano ammezzato sopra i locali reception: direzione, ufficio e archivio a servizio di tutte le sezioni presenti nel Palazzo. Al primo piano: casa natale e museo alfieriano con biblioteca storica e archivio. Nel salone detto del podio, destinato a documentare la fortuna teatrale delle opere alfieriane, spazio attrezzato per convegni e proiezioni. Nei locali sottotetto: depositi riservati al museo degli arazzi e alla fondazione centro di studi alfieriani. Nelle sale espositive, il materiale storico sarà integrato da postazioni multimediali e di realtà virtuale.
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