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Saitta: non ci sono soldi, congelata la Città della Salute

Gabriele Farina

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1_saittaI soldi non ci sono ed è quindi impossibile investir ein proggetti faraonici come quelli della Città della Salute di Torino. Antonio Saitta, nuovo assessore regionale alla sanità, ha fatto il punto sui suoi primi giorni da assessore in un’intervista a La Stampa. L’obiettivo di Saitta è quello di riorganizzare il sistema per renderlo efficiente. “Mi sono reso conto che non c’è una struttura in grado di controllare, e mancano proprio le competenze.” Saitta ha anche annunciato uno sportello diretto con i cittadini, una mail che leggerà direttamente lui a cui i cittadini potranno dare suggerimenti e segnalare malfunzionamenti, “i direttori si controllano anche attraverso ciò che dice il cittadino: ci sarà un indirizzo di posta elettronica dove ogni mattina leggerò che cosa sta succedendo. Vorrei evitare che queste mail finissero alle Asl e alle Aso, ma direttamente a me”. Non molte le speranze per Gradenigo e Valdese, mentre sono ancora da analizzare le situazioni di Maria Vittoria e Amedeo di Savoia. Cielo grigio anche per la Città della salute di cui si parla da anni. Saitta non usa giri di parole: “Non ci sono grandi risorse per l’edilizia sanitaria; tutto ciò di cui possiamo disporre arriva dai risparmi. […] Per cui congeliamo il progetto, comprese le torri chirurgiche. Ragioniamo”.

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